Cronache

Nuovo sfregio ai martiri delle foibe, l'ira di FdI: "Miserabili e codardi"

Ennesimo atto vandalico al parco dedicato ai martiri a Udine: sul cartello compare la scritta "Fasci merda". FdI: "Chi ha agito non è degno di essere chiamato persona"

Nuovo sfregio ai martiri delle foibe, l'ira di FdI: "Miserabili e codardi"

Ancora un atto vandalico nel parco dedicato alle vittime delle foibe. I soliti ignoti sono infatti tornati in azione a Udine dove la scorsa notte hanno imbrattato la tabella che riporta la denominazione del Martiri delle Foibe con una scritta ingiuriosa. L'indicazione è stata cancellata con un pennarello rosa e sostituita da "Fasci merda". "L'atto vandalico dimostra ancora una volta che la mancanza di conoscenza della storia e l’ignoranza che ne consegue sono un problema che è ancora lontano dall'essere estirpato", ha tuonato il sindaco del capoluogo friulano Pietro Fontanini.

Non è la prima volta che l'area verde cittadina viene presa di mira. Lo scorso anno, erano state sradicate le composizioni floreali, gettate le corone e sfregiata la targa a memoria dei martiri. Poi, come ricorda il Messaggero Veneto, sul muro del parco era comparsa la scritta "Né vittime né martiri, solo fascisti e spie". Atti vandalici condannati con forza, come è accaduto dopo l'episodio della scorsa notte.

"Evidentemente - ha tuonato ancora il primo cittadino - la chiarezza fatta negli ultimi anni sulla tragica pagina delle foibe, dopo decenni in cui si è dato spazio solo ed esclusivamente a una storiografia di matrice ideologica e tesa alla mistificazione e al negazionismo di quanto accaduto, non è ancora sufficiente. Finché ci saranno studiosi e storici disposti a sacrificare la realtà dei fatti sull’altare dell’appartenenza politica, per esempio facendo passare l’idea che gli infoibati fossero tutti fascisti, non ci sarà memoria e qualche ignorante si sentirà legittimato a compiere gesti come quello di oggi".

A condannare il gesto anche il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale a Udine, Luca Vidoni: "Vigliacchi! Per la terza volta in un anno viene nuovamente preso di mira il Parco Martiri delle Foibe. Sono sconcertato e amareggiato, mi auguro che i responsabili di questo grave e increscioso gesto, che avviene a meno di un mese dal Giorno del Ricordo, siano individuati al più presto. Chi ha agito in questo modo non è degno di essere chiamato persona", ha scritto su Facebook. E anche la leader di FdI è intervenuta sul tema. "Ma quanto si può essere miserabili e codardi per oltraggiare così la memoria di migliaia di nostri connazionali trucidati?", ha tuonato Giorgia Meloni con un tweet.

Un gesto che ha creato non poco indignazione a poche settimane dal 10 febbraio, Giorno del Ricordo. "La tragedia delle foibe è un monito permanente per le generazioni presenti e future e un patrimonio doloroso che va custodito da tutta la comunità regionale e nazionale", ha dichiarato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

"Osservare il rispetto, alimentare il ricordo e stimolare lo studio delle vicende sconvolgenti del secolo passato è ciò a cui siamo chiamati, cittadini e istituzioni, per scongiurare un atteggiamento passivo rispetto ai trascorsi più duri della nostra storia e per dare un senso al martirio degli innocenti che furono travolti dalla cieca violenza nutrita dall'odio etnico e dal fanatismo ideologico", ha concluso Fedriga.

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