Obbligo vaccinale sì o no? Si tratta di un argomento delicatissimo, che sta naturalmente dividendo l'opinione pubblica. Se da una parte, infatti, c'è chi spinge per vaccinare tutti, accampando come motivazione la sicurezza della popolazione, alcuni si oppongono ad una soluzione del genere, difendendo la libertà di scelta di ogni singolo individuo.
La questione è stata affrontata proprio oggi nello studio di Agorà, trasmissione in onda su Rai3. A favore dell'obbligo vaccinale Sergio Abrignani, immunologo dell’università Statale di Milano e membro del Comitato tecnico scientifico e la rappresentante dem Beatrice Lorenzin, autrice della famosa legge sui vaccini quando ricopriva il ruolo di ministro della Salute.
"Un impatto positivo sulla pandemia"
Intervenuto nel corso della trasmissione, Abrignani ha analizzato la situazione sanitaria del Paese. Bene le riaperture, e la fiducia dimostrata nei confronti dei cittadini da parte del governo. I risultati che stiamo vedendo oggi sono frutto, secondo l'esperto, anche della campagna vaccinale. "Le vaccinazioni alle spalle, ovviamente, che hanno fatto da fattore centrale di mitigazione. Io mostro l’ottimismo di chi conosce i dati, di chi li guarda e che ha visto come tutti che nell’ultimo mese, mese e mezzo, i dati stanno andando verso una forte riduzione della pandemia", ha spiegato l'immunologo. "L’impatto decisivo delle vaccinazioni c’è stato e lo sapevamo sulla base di tutto quello che è già avvenuto in Gran Bretagna e in Israele. Non è una sorpresa che ci sia una riduzione così forte della pandemia quando abbiamo superato abbondantemente un terzo degli italiani vaccinati".
Ed è proprio per questa ragione che, secondo il membro del Cts, bisognerebbe procedere con l'obbligo vaccinale, in quanto si tratta di "un dovere che abbiamo tutti verso la comunità".
"Quando sento che c’è un 10-11% di persone che non si vogliono far vaccinare e un 7-8% che probabilmente non si farà vaccinare, significa che complessivamente il 18% degli italiani non si proteggerà", ha proseguito Abrignani. "Quindi sono 10 milioni che non vogliono farsi vaccinare, più quelli che per motivi di salute non risponderanno al vaccino, che sono circa mezzo milione. Con questi numeri consentiremo al virus di circolare ancora e questo è un problemino non da poco", ha concluso.
A pensarla come Abrignani, ovviamente, Beatrice Lorenzin, che del resto nel corso del suo mandato come ministro della Salute aveva già provveduto a rendere delle vaccinazioni obbligatorie.
"No all'obbligatorietà"
Di opinione diametralmente opposta il capogruppo Lega alla Camera dei Deputati Riccardo Molinari e la giornalista de La Verità Sarina Biraghi. Entrambi, infatti, ritengono sbagliato obbligare gli italiani a vaccinarsi.
"L’obbligo vaccinale non serve. Se ogni giorno si leggeva e vedeva che con AstraZeneca morivano persone è normale che qualcuno abbia dubbi", ha affermato Molinari, come riportato da Il Tempo. "Bisogna convincere le persone della bontà del vaccino, se venisse imposto non faremmo altro che esasperare ancora di più le paure e il senso di costrizione di chi è diffidente. Il miglior modo per vaccinare è dare tranquillità e far capire che è giusto", ha aggiunto.
Più diretto il commento di Sarina Biraghi. "La convinzione, coi vaccini, è l'arma migliore", ha affermato la giornalista. "Gli italiani, in questa pandemia, si sono dimostrati molto responsabili, prima rispettando il lockdown, poi rispettando tutte le misure. Punirli con un obbligo mi sembra esagerato. Sì, per me è una punizione, perché togli la possibilità di scelta. Non c'è una campagna di convinzione, non c'è la volontà di togliere i dubbi in persone che hanno perplessità su un vaccino studiato in un anno".
Fare il vaccino oggi, senza riportare alcuna reazione, non significa sapere quali potrebbero essere gli effetti in futuro. "Noi stiamo sperimentando un vaccino", ha aggiunto Biraghi. "Io dico che le persone possono avere dei dubbi. Quindi possiamo convincerle, ma non obbligarle".
Ci sono già altri vaccini obbligatori? Vero, ma quelli hanno alle spalle sperimentazioni durate anni. "Adesso voglio vedere i genitori", ha proseguito la giornalista. "Vedo grossi dubbi sui genitori per vaccinare un bambino di 12 anni"."La convinzione, coi vaccini, è l'arma migliore. Togliere la libertà di scelta a mio avviso è sbagliato, non sono state fatte campagne informative. Il vaccino è stato studiato in un solo anno, non sappiamo cosa succederà in futuro." @sarinabiraghi #agorarai #1giugno pic.twitter.com/WcACbQ84W2
— Agorà (@agorarai) June 1, 2021
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.