Omicidio Cerciello, altra prof nella bufera per post su Facebook: "Un colpo in testa al reo..."

Un'insegnante di Torino, commentando sul social, ha invitato le forze dell’ordine a fare violenza sul reo, arrestato per l’omicidio di Mario Cerciello Rega

Omicidio Cerciello, altra prof nella bufera per post su Facebook: "Un colpo in testa al reo..."

Dopo la professoressa che ha esultato per l'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega - "Uno di meno, e chiaramente con uno sguardo poco intelligente: non ne sentiremo la mancanza", il suo scioccante commento sui social – ecco un'insegnante che invita invece le forze dell'ordine a fare violenza – "Un colpo in testa al reo" – contro il giovane americano accusato di aver ammazzato con undici coltellate il militare.

Si tratta di una docente di Torino che, commentando il post della Lega che chiedeva che cosa i follower pensassero della foto dello statunitense bendato durante l'interrogatorio in caserma, ha scritto: "È scioccante il fatto che sia stata scattata, pubblicata e che qualcuno si indigni pure dopo l'efferato crimine perpetrato contro il nostro carabiniere. Cari agenti delle forze dell'ordine, quando è necessario e non vi è altra scelta un colpo in testa al reo, come fanno in ogni altro Paese".

Un post che non è passato inosservato e che anzi ha sollevato un polverone.

La prof è stata contattata dalla Repubblica di Torino, al quale ha spiegato che il suo messaggio non si riferiva allo scatto delle polemiche, bensì al massacro di un carabiniere in servizio: "È in un caso di pericolo come quello che, dico, le forze dell'ordine, hanno il diritto di intervenire, come scelta estrema con l'uso delle armi. Lo dice anche il codice penale: l'uso delle armi è consentito quando non ogni altro mezzo non è più sufficiente a tutelare la persona”.

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