Cronache

Omicidio Ziliani, genero minaccia suicidio e viene ricoverato

Dopo la confessione dell'omicidio della ex vigilessa bresciana il 27enne ha minacciato di togliersi la vita in cella

Omicidio Laura Ziliani, Mirto ricoverato dopo la confessione
Omicidio Laura Ziliani, Mirto ricoverato dopo la confessione

Mirto Milani, 27 anni arrestato a settembre per l’omicidio dell’ex vigilessa bresciana Laura Ziliani, nelle scorse ore è ricoverato in ospedale per un crollo emotivo accusato in carcere in seguito alla confessione del delitto fatta davanti agli inquirenti. Il giovane di origini bergamasche una volta tornato in cella avrebbe manifestato l’intenzione di togliersi la vita ed è così scattato il protocollo interno al carcere con il trasferimento in ospedale dove si trova piantonato.

Le figlie in celle diverse

Da ieri sono invece in celle diverse, nel carcere di Verziano a Brescia, le due figlie di Laura Ziliani accusate di omicidio. Silvia ha confessato in un lungo interrogatorio al pm, mentre Paola è ancora sotto interrogatorio. Mirto Milani, in oltre 4 ore di faccia faccia con il pm non avrebbe scaricato le responsabilità sulle sorelle Zani ma avrebbe ammesso che ad agire sarebbero stati tutti e tre insieme. Dalle indagini effettuate dopo l'arresto erano emersi elementi nuovi a carico di quello che gli inquirenti hanno definito "il trio criminale".

Trovata la prima fossa scavata per nascondere il cadavere

Tra le novità ci sarebbe anche la scoperta di una fossa scavata a pochi metri di distanza dal luogo del ritrovamento del cadavere di Laura Ziliani l'8 agosto scorsa. Secondo gli inquirenti quella prima fossa era stata scavata per contenere in un primo tempo il cadavere della donna. Intanto dopo Milani anche Silvia Zani ha ammesso dal carcere di Verziano a Brescia l’omicidio. L’ex vigilessa di Temù, trovata senza vita l’8 agosto del 2021, era svanita nel nulla esattamente tre mesi prima. Confermato nelle confessioni anche il movente economico e il desiderio di mettere le mani sull’ingente patrimonio immobiliare di Laura Ziliani, che era vedova dal 2012.

Paola Zani, sorella di Silvia e figlia minore della vittima, ha chiesto di parlare con i magistrati e presumibilmente ammetterà come i complici le sue colpe.

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