Cronache

Natale, Omicron in Italia e vaccini: ecco cosa ci aspetta

Omicron avanza e spaventa gli italiani: disdette negli hotel e nei ristoranti. E i medici invocano l'aumento delle prime dosi di vaccino

Natale, Omicron in Italia e vaccini: ecco cosa ci aspetta

La quarta ondata di Covid fa paura all'Italia. La variante Omicron potrebbe far aumentare i contagi in maniera importante già nei giorni prima di Natale, anche se ancora non ci sono dati su pericolosità e mortalità. La contagiosità della variante Omicron sta favorendo la diffusione in Italia a scapito della variante Delta. Ciò significa che potrebbe diventare a breve dominante, si stima verso gennaio.

L'arrivo della variante Omicron spaventa gli italiani, che iniziano a disdire le prenotazioni in ristorante e in hotel. "Purtroppo è vero, abbiamo tante disdette. Catering e banqueting accusano una contrazione, solo nel mese di dicembre, di oltre 300 milioni di euro su mezzo miliardo di giro d’affari previsto. Anche la ristorazione tradizionale paga dazio alla variante Omicron con un 25% in meno di fatturato rispetto al Natale 2019. Ma guardiamo al bicchiere mezzo pieno: di questi tempi l’anno scorso era tutto chiuso...", conferma Roberto Calugi, direttore generale della Fipe Confcommercio.

Contagi e morti stanno aumentando e ora i medici lanciano l'allarme: è necessario recuperare parte dei non vaccinati. "l 90% degli italiani sopra i 12 anni ha ricevuto almeno una dose, restano fuori 6,1 milioni. Dentro questi numeri, soddisfacenti, si rintracciano tre elementi di pericolo", ha detto Donato Greco, epidemiologo del Comitato tecnico -scientifico al Corriere della sera.

Il Natale in zona rossa come quello del 2020 è scongiurato ma gli italiani continuano a temere nuove chiusure a fronte dell'incremento dei contagi. Nelle città, i sindaci cercano di limitare gli assembramenti e si spinge per le nuove vaccinazioni e le terze dosi. Intanto sono stati annullati numerosi eventi per capodanno e Natale: niente concerti in piazza in molte città italiane. Sospese anche alcune rievocazioni della natività.

Ma "200.900 ultra ottantenni non si sono ancora vaccinati e lo stesso è per 2,5 milioni di over 50. Sono due punti molto critici, in particolare il primo perché sono questi pazienti a finire in ospedale", prosegue Donato Greco. L'epidemiologo aggiunge: "C’è una stretta relazione tra le prime dosi e la circolazione del virus. L’effetto di chi si avvicina oggi per la prima volta ai centri di somministrazione si vedrà nel giro di due settimane. A fine anno potremmo osservare una flessione".

Guardando all'estero la situazione sembra preoccupante e anche in Gran Bretagna ora cresce la paura. In 24 ore sono stati registrati oltre 630 casi.

Un incremento record di circa il 50% rispetto a ieri, che desta qualche pensiero anche agli esperti d'oltremanica.

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