Onore a Salvatore, eroe di El Alamein

Onore a Salvatore, eroe di El Alamein

Si sono abbassate solo ieri mattina le palpebre su occhi che a El Alamein avevano visto l'eroico bersagliere italiano stupire quel soldato tedesco che aveva stupito il mondo. Parola del feldmaresciallo Rommel nella sua divisa coloniale. «Mancò la fortuna non il valore» è rimasto inciso sulla pietra a ricordare per sempre quegli eroi chiamati a combattere contro eserciti arrivati da tutto il mondo con strapotere di mezzi, armi ed equipaggiamenti. Non è morto giovane forse proprio perché al cielo era caro Salvatore Cavallo. E qui sulla terra il cielo (o gli dei, o nostro Signore, pensatela come volete) lo hanno lasciato fino ai 110 anni e qualche mese che ne facevano l'uomo più longevo d'Italia. Per essere per tutti noi esempio e sprone nelle nostre piccole battaglie del quotidiano che nulla hanno a che vedere con le gesta di quei giganti. Era nato nella Sicilia di Vittoria quasi ad avere il destino già scritto nella carta d'identità e la figlia con la serenità che lui stesso le ha trasmesso ha raccontato essere «rimasto lucido fino alla fine». Quella fine che aveva evitato scampando alla fucilazione.

«Mi ha stretto le mani, sapeva benissimo quel che stava accadendo». Diceva sempre di credere nei sogni perché «la vecchiaia avvizzisce solo la pelle, ma non l'animo. Era un maestro non solo di scuola, ma anche di vita».

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