Cronache

La Open Arms adesso chiede un porto sicuro: "Fateci sbarcare"

In un tweet nella pagina in italiano del proprio profilo, l'ong spagnola Open Arms ha richiesto un porto sicuro per la propria nave che ha a bordo 73 migranti. Arriva la sponda del Pd, Orfini: "Si assegni un porto all'ong"

La Open Arms adesso chiede un porto sicuro: "Fateci sbarcare"

Si rinnova il copione già visto varie volte questa estate, con le organizzazioni non governative che, dopo non aver ricevuto risposta sui porti sicuri da assegnare, iniziano a fare pressing sui governi ed a criticare l’Europa.

In particolare, in questo caso è la spagnola Open Arms a lanciare l’appello affinché si trovi una soluzione per la propria nave che al momento ha a bordo 73 migranti. Si tratta degli stessi recuperati nei giorni scorsi in un tratto di mare non distante dalla Libia.

“73 persone in balia del maltempo – si legge in un tweet lanciato dai membri dell’Ong – A bordo ci sono bambini piccoli, persone con ferite da arma da fuoco e ustioni gravi. 26 ragazzi che viaggiano soli. Hanno già attraversato l'inferno, l'Europa dimostri di rispettare la loro dignità”.

Secondo l’ong inoltre, molte difficoltà potrebbero arrivare nelle prossime ore a causa delle critiche condizioni meteo che si profilano all’orizzonte. Onde molto alte e vento molto forte farebbero rischiare importanti conseguenze ai membri dell’equipaggio ed ai migranti presenti sul ponte della Open Arms.

Da qui dunque, le richieste di un urgente intervento rivolto all’Europa ma, nello specifico, orientate soprattutto verso l’Italia e verso Malta, i due paesi del vecchio continente più vicini al punto in cui si trova in questo momento l’Open Arms.

L’ong spagnola è l’unica al momento operante nel Mediterraneo assieme all’altra spagnola, la Aita Mari: quest’ultima, a bordo dell’omonima nave, ha 79 migranti recuperati nei giorni scorsi sempre in una zona del Mediterraneo non distante dalla Libia.

L’altra ong invece, ossia la francese Sos Mediterranée, si trova con la propria nave Ocean Viking in procinto di entrare in Italia e, in particolare, all’interno del porto di Messina con quasi 200 migranti a bordo dopo il via libera arrivato nella giornata di ieri dal Viminale.

Forte dunque del disco verde del ministero dell’interno italiano, la Open Arms prova a far pressione affinché arrivi anche per la propria nave il permesso di entrare ed approdare in un porto del nostro paese.

Come da copione intanto, dopo le richieste da parte delle ong arrivano le sponde politiche da parte del Pd e, in particolare, delle fazioni considerate più a sinistra.

Nelle ultime ore infatti, è da registrare l’intervento sempre su Twitter del parlamentare dem Matteo Orfini: “La Open arms è ancora in mezzo al mare in attesa di un porto sicuro. Senza una ragione – si legge – Che aspetta il Viminale ad assegnare un porto? Ma davvero dobbiamo ogni volta mettere in scena questo schifoso spettacolo?”

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