Cronache

Operai "non si impegnano". Titolare: "Da oggi vi pago per star seduti"

L'imprenditore a processo per violenza privata. Dipendenti messi alla gogna di fronte ai colleghi: "Vi do mille euro per stare seduti qui"

Immagine di repertorio da Pixabay
Immagine di repertorio da Pixabay

Un giorno di circa due anni fa ha convocato tre dei suoi dipendenti, l'imprenditore ha messo di fronte alla sua scrivania tre sedie e - di fronte ad altri colleghi - gli ha detto: "Vi do mille euro per non fare nulla e stare seduti qui, su queste tre sedie, dalle 9 di mattina alle 17. D’altronde è quello che fate di solito: non fate niente. Meglio che stiate qua, fermi seduti".

Per questo un 50enne, a capo di una grande azienda di autotrasporti di Rimini, è finito a processo per minacce, ingiurie e violenza privata. A denunciarlo sono stati i tre dipendenti (un italiano e due stranieri) accusati dal titolare di essere dei "fannulloni".

La "gogna" di fronte ai colleghi per il datore di lavoro si trattava di una provocazione, per i diretti interessari di una violenza vera e propria. Una umuliazione. Chi ha ragione sarà il giudice del lavoro a stabilirlo. Intanto, attraverso il suo avvocato Piero Venturi, l'imprenditore ha tenuto a precisare al Resto del Carlino che "volevo solo utilizzare un metodo plateale per mostrare a tutti che cosa significasse non fare nulla mentre tutti gli altri corrono e lavorano. La mia voleva solo essere una provocazione".

Tutto inizia un paio di anni fa. L'azienda va bene e gli affari non mancano. Ma secondo l'imprenditore alcuni dei suoi operai non lavorano abbastanza: assenze, ritardi, malattie. E così li convoca in ufficio e li mette di fronte alla "provocazione": vi pago per stare seduti inoperosi, tanto è quello che fate di solito. Il tutto di fronte ad altri colleghi, chiamati appositamente per partecipare alla piazzata.

I tre dipendenti si sono subito rivolti ai sindacati, ma il titolare 50enne in tutta risposta ha apposto su quelle sedue vuote tre cartelli con scritto "assenti ingiustificati".

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