Coronavirus

Ora Bassetti tuona: "Chiudere il report serale coi numeri giornalieri"

Secondo il professore l'Italia è pronta a passare da pandemia a endemia: "Il virus corre a prescindere da quello che riusciamo a fare"

Ora Bassetti tuona: "Chiudere il report serale coi numeri giornalieri"

Il professore Matteo Bassetti ha commentato la situazione epidemiologica di queste ultime settimane e all’AdnKronos ha sottolineato che “il virus corre a prescindere da quello che riusciamo a fare. Lo vediamo, arriveremo a 300mila positivi al giorno, ma il sommerso di casi è almeno 2-3 volte di più". Il direttore della Clinica di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova ha quindi spiegato che "la pandemia si sta trasformando in endemia, dobbiamo cambiare strategia e credo che sarebbe il caso di chiudere il report serale con i numeri del Covid in Italia”. Secondo il medico ligure infatti questa modalità di gestione del Covid-19 deve cambiare.

Intervenuto alla trasmissione L'Italia s'è desta su Radio Cusano Campus, Bassetti non crede si debba continuare a contare come malati di Covid “quelli che vengono ricoverati per un braccio rotto e risultano positivi al tampone. Bisogna anche finirla col report serale, che non dice nulla e non serve a nulla se non mettere l'ansia alle persone, siamo rimasti gli unici a fare il report giornaliero". L’esperto ha poi tenuto a sottolineare che non ha senso in questo momento rendere noto che ci sono 250mila persone che hanno tampone positivo.

Andrebbe invece specificato se si tratta di persone sintomatiche, asintomatiche, se sono ospedalizzate o se si trovano in casa. “Da una parte sono numeri che ci fanno fare brutta figura col resto del mondo, perché sembra che vada tutto male e invece non è così, nella realtà altri Paesi che hanno molti più contagi di noi cercano di gestirli in maniera diversa. Se continuiamo così finiremo con l'andare in lockdown di tipo psicologico e sociale. Continuando a fare tutti questi tamponi immotivati, arriveremo a un punto che avremo talmente tanti positivi e contatti con positivi che l'Italia si fermerà", ha aggiunto Bassetti che ha ribadito come sarebbe più importante sapere quanti pazienti entrano in ospedale con la polmonite da Covid-19 e quanti invece entrano nelle strutture ospedaliere per altre patologie e hanno un tampone positivo.

Per l’infettivologo adesso è necessario "capire se la pressione sugli ospedali è da polmonite da Covid oppure se è dovuto all'enorme numero di tamponi che viene fatto. Ci vorrebbe una distinzione molto chiara. Bisognerebbe ascoltare un po’ di più i medici. Oggi questo virus per la maggioranza dei vaccinati dà una forma influenzale. Gli ospedali sono pieni di non vaccinati, che devono vaccinarsi. Nella gestione della pandemia ci vuole un cambio di passo necessario e urgente".

Bassetti ha infine commentato il cambio di passo della Spagna che ha deciso di prepararsi a gestire la pandemia come una influenza: “Non vedo grosse differenze tra quel paese e l'Italia. Dobbiamo cercare di cambiare la testa di chi ci governa soprattutto nell'ambito della ministero della Salute con meno teoria e più pratica. Anche l'Italia è pronta a svoltare da pandemia a endemia. Ci sono però troppe leggi, leggine, lacci e lacciuoli, che ci stanno complicando la vita in maniera impressionate. L'Italia con un cambio di passo segua il modello spagnolo".

Anche perché, come ha ricordato il professore, in Italia c’è quasi il 90% della popolazione vaccinata (82%) o guarita dall'infezione, e con l'aumento continuo dei contagi ci stiamo avvicinando sempre più all'immunità di gregge.

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