Ospedaletti: "Non chiedete favori" e il sindaco appende un cartello in ufficio

Il sindaco di Ospedaletti (Imperia), Daniele Cimiotti, ha affisso un cartello nel proprio ufficio, nel quale avverte i cittadini che non saranno concessi favori, ribandendo che in presenza di un diritto questo sarà rispettato, senza corsie preferenziali

Ospedaletti: "Non chiedete favori" e il sindaco appende un cartello in ufficio

Patti chiari e amicizia lunga. A volte bisogna comportarsi così nella vita e lo ha capito pure Daniele Cimiotti (indipendente di area centrodestra), neo eletto sindaco di Ospedaletti, piccola località balneare della provincia di Imperia, che nei giorni scorsi ha affisso un cartello all’interno del proprio ufficio con su scritto: “Non chiedere favori. Se avete un diritto vi sarà garantito. Se avete un dovere dovete rispettarlo”. A buon intenditore, dunque, poche parole.

“Non ho mai ricevuto alcuna richiesta strana - avverte il primo cittadino - ma ho soltanto affisso questo cartello, in via precauzionale, per ribadire che la nostra amministrazione non concede favori a nessuno”. Si sa, infatti, come funziona spesso in Italia, con la questua davanti agli uffici comunali di gente che chiede: soldi, casa o lavoro. Richieste imbarazzanti per un pubblico amministratore, specie se provengono dal proprio elettorato.

“Ti ho votato, allora…” oppure “Ti abbiamo votato, allora…” sono frasi purtroppo ricorrenti nella pubblica amministrazione. Il cartello affisso da Cimiotti sa un po’ del classico “Non facciamo credito”, che molti commercianti espongono davanti alla cassa.

Alla fine, il sindaco non ha detto nulla di strano o sensazionale, se non ribadire un concetto essenziale della convivenza democratica: ovvero che la legge è uguale per tutti e dev’essere rispettata da una e dall’altra parte.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica