Ossessione, rabbia e scatti d’ira: chi è la mamma killer della piccola Elena

I parenti del padre della bimba la descrivono come "invidiosa", "autoritaria" e "ossessionata". Secondo gli inquirenti ci sarebbe la gelosia dietro l'omicidio della piccola

Ossessione, rabbia e scatti d’ira: chi è la mamma killer della piccola Elena

La morte di Elena Del Pozzo, la bambina di quasi 5 anni uccisa da sua madre, ha sconvolto l'intera comunità di Mascalucia, dove le due abitavano, e l'Italia. Al momento non è chiaro il movente che ha spinto la donna a un gesto così estremo nei confronti di sua figlia, ma gli inquirenti sospettano che dietro possano nascondersi motivi di gelosia nei confronti del padre della bambina, Alessandro, che da qualche tempo si stava ricostruendo una vita. Gli inquirenti sospettano che Martina Patti potesse soffrire del possibile attaccamento della bambina nei confronti della nuova compagna dell'ex marito.

La relazione tra Martina e Alessandro Del Pozzo non è mai stata semplice. I due sono arrivati al matrimonio come "atto riparatore" perché la giovane era rimasta incinta: un atto quasi dovuto in comunità come quelle. "Il giorno dopo che ha lasciato mio fratello, si è fatta già vedere in giro con un altro. Non ho le prove per dirlo, ma ho il sospetto, a questo punto fondato, che se la intendesse con l’amante, già quando era sposata con lui. Martina era invidiosa, di me e di tutti noi", ha detto la sorella del padre di Elena, come riporta il quotidiano Qn. Martina voleva diventare medico ma quella gravidanza a 18 anni l'aveva costretta a cambiare i suoi piani: così spiegano i suoi genitori. "Hanno lasciato Martina da sola, a fare la mamma quando aveva diciotto anni, una ragazzina che sognava di fare il medico e invece si è trovata a crescere una creatura da sola", raccontano i nonni materni di Elena, ora distrutti dal dolore.

Tra Martina e Alessandro c'erano gravi risentimenti, c'era una storia familiare non facile che li ha portati a dividersi ma è forse quando Martina ha visto il suo ex marito che passeggiava cn un'altra donna che in lei è scattato qualcosa. "Era ossessionata da mio figlio Alessandro. Quando litigava con lui, Martina arrivava a casa come un ossesso, bussava all’impazzata, piangeva, mandava messaggi uno dietro l’altro, lo tormentava", ha spiegato a Qn Rosaria Testa, nonna paterna della bambina. La donna, nelle ore successive al ritrovamento del cadavere, ha aggiunto: "Un giorno la mamma le stava dando botte e gliela abbiamo dovuta togliere dalle mani. Quella mattina l'ho accompagnata a scuola e le ho detto 'nessuno ti vuole bene più di me'. Lei mi ha guardata e mi ha fatto capire che aveva capito quello che avevo detto. La madre aveva un atteggiamento autoritario e aristocratico. Decideva lei quando portarci la bambina...".

La bambina, la sera prima di essere uccisa, aveva dormito a casa di Alessandro Del Pozzo, insieme "ai nonni paterni e alla nuova compagna del padre con la quale ha giocato". Forse è stato questo a far scattare qualcosa nella testa di quella donna.

"Uno dei motivi del gesto ricondurrebbe alla gelosia e al possibile affezionarsi della nuova compagna del marito da parte della bimba. La signora ha risposto restando sul vago senza sapere il perché di aver compiuto il gesto", ha spiegato Piercarmine Sica, capo reparto operativo dei carabinieri di Catania.

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