Cronache

Otranto, una donna si è lanciata nel vuoto dalle mura del castello

La tragedia si è consumata sotto gli occhi del sindaco Pierpaolo Cariddi

Otranto, una donna si è lanciata nel vuoto dalle mura del castello

Una tragedia ha squarciato un terso e tranquillo pomeriggio estivo ad Otranto. Una donna dell'apparente età di 50 anni si è lanciata nel vuoto ed è caduta rovinosamente nel fossato del castello cittadino, a poca distanza dall'area interessata da alcuni lavori di ammodernamento. Sono ancora sotto choc gli otrantini e lo stesso sindaco che ha assistito al terribile evento. Stando ad una prima ricostruzione, intorno alle 16.30 di venerdì 21 giugno, la vittima si trovava sulla cinta muraria del maniero, nei pressi della Torre Matta. Dopo aver proferito qualche parola in un evidente stato di agitazione, la 50enne di origine straniera, ma residente da tempo ad Otranto (inizialmente si era pensato ad una turista di nazionalità rumena o francese) si sarebbe lasciata cadere nel vuoto e dopo un volo di oltre dieci metri, sarebbe morta sul colpo. L'impatto estremamente violento non le ha lasciato scampo.

Dalle prime testimonianze raccolte dai Carabinieri della locale stazione e dai colleghi della compagnia di Maglie, prende sempre più piede l'ipotesi del suicidio. Un gesto volontario, dunque, a cui ha assistito personalmente il primo cittadino. Pierpaolo Cariddi, infatti, si è subito accorto che di lì a poco sarebbe accaduto qualcosa di grave in cima al castello. Si stava dirigendo con alcuni amici proprio in direzione della fortezza quando, sollevando istintivamente il capo, ha scorto una donna sporgersi in maniera incauta dalle mura. La stessa, in preda ad una forte smania, ha proferito parole incomprensibili ed è stata incoraggiata dal sindaco ad indietreggiare. Un tentativo di aiuto, questo, vano. La vittima si è lanciata nel vuoto a braccia aperte.

Sul posto sono giunti prontamente i sanitari del 118 (allertati da Cariddi) che, dopo aver effettuato le rituali operazioni di rianimazione, non hanno potuto far altro che constatare il decesso.

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