"Ha già ucciso in Italia e in Pakistan". Accuse al padre di Saman

Spuntano nuove indiscrezioni sul padre di Saman Abbas: secondo il fidanzato Saqib, l'uomo sarebbe affiliato alla mafia e avrebbe già ucciso

"Ha già ucciso in Italia e in Pakistan". Accuse al padre di Saman

Il padre di Saman Abbas è un assassino seriale affiliato alla mafia pakistana? A sostenerlo davanti agli inquirenti è Il fidanzato Saqib, quello che lei aveva scelto opponendosi al matrimonio combinato dai genitori.

Le accuse al padre di Saman

Il 25 gennaio, alle 12.30 circa - ha raccontato Saqib, come ricostruito da Quarto Grado - ricevevo sul mio cellulare una telefonata da mio fratello Thair, che abita in Pakistan. Mi riferiva che poco prima il padre della mia fidanzata si era recato presso la sua abitazione”. Saqib ha raccontato spesso di aver ricevuto minacce per sé e i propri cari da Shabbar Abbas, ma da alcune settimane ha deciso di uscire allo scoperto e parlare nonostante si tema per la sua vita.

Dopo le minacce ricevute, Saqib disse a Saman cosa era accaduto. “Lei si preoccupava - ha aggiunto - e diceva di stare attento, perché il padre avrebbe potuto farmi male”. La coppia si è sentita per l’ultima volta intorno alle 23.11 del 30 aprile: durante la notte Saman, è scomparsa dalla sua casa a Novellara e non è stata ancora ritrovata. Nei giorni precedenti, Saman sarebbe stata percossa dal cugino Irfan, che l’avrebbe minacciata nel caso non avesse obbedito e lasciato Saqib.

Ma la vera domanda è: Shabbar Abbas è davvero un uomo pericoloso? “Ho molta paura, in quanto il padre, che si chiama Shabbar Abbas, è legato alla mafia pakistana - ha detto ancora Saqib - È una persona pericolosa e ho paura anche per i miei genitori che sono in Pakistan. Saman in alcune chiamate mi ha fatto chiaramente capire che suo padre ha già ucciso altre persone sia in Italia che in Pakistan”.

Dove si trova Saman?

Saman è stata promessa sposa all’età di 8 anni a un cugino oggi quasi trentenne. Nella primavera 2020, lei e la sua famiglia sono stati in Pakistan per il fidanzamento che però la 18enne rifiutava, tanto da aver dato l’anello a una zia materna e aver tentato successivamente il suicidio. In seguito è scappata in Belgio, dove si è rifugiata da amici e infine ha denunciato i suoi genitori e si è rifugiata in una comunità protetta.

Gli inquirenti, dopo 67 giorni, hanno attualmente interrotto le ricerche: è stato ipotizzato che la famiglia, soprattutto lo zio Danish, ritenuto l’esecutore materiale del presunto omicidio, l’abbia uccisa e ne abbia occultato il cadavere. Il movente: Saman si opponeva al matrimonio con il cugino e voleva sposare invece Saqib, conosciuto su Internet e poi incontrato a Roma.

Quando Saqib ha dato l’allarme sulla scomparsa di Saman, lo zio Danish ha riferito che la giovane si trovasse in Belgio, com’era accaduto in altre occasioni.

Non so dove sia - ha detto Danish - però secondo me lei è uscita per andare in Belgio a trovare un suo amico”. Anche Saqib ha riferito che Saman volesse andare in Belgio. Tuttavia potrebbe trattarsi del suo ultimo appiglio per sperare che Saman sia ancora viva.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica