"Paese intollerante e conformista". Lo schiaffo di Orsini agli italiani

Il professore dispensa le pagelle di fine anno in tv e boccia gli italiani: "Intolleranti e aggressivi verso chi esprime un'idea diversa". Poi si corregge: "Errore mio, è colpa delle élite"

"Paese intollerante e conformista". Lo schiaffo di Orsini agli italiani

"Non mi aspettavo che il mio Paese fosse così intollerante, così conformista". Dalla propria cattedra televisiva, il professor Alessandro Orsini ha impartito l'ennesima lezione. Stavolta, con tanto di giudizio negativo nei confronti degli italiani e delle élite tricolori che ne condizionerebbero il pensiero. L'ex docente Luiss, forte della visibilità mediatica ottenuta con le sue analisi sulla guerra in Ucraina, ha dispensato la propria pagella di fine anno in occasione della chiusura della stagione tv. Dopo le critiche subite, il sociologo campano si è sfogato così nei confronti di alcuni settori del nostro Paese, rei di non comprendere le sue illuminate dissertazioni.

"Mi ha impressionato vedere persone traumatizzate di fronte a una narrazione alternativa sui fatti in Ucraina. Mi hanno impressionato le liste di proscrizione", ha tuonato Orsini nell'ultima puntata stagionale di Cartabianca. Oltre a prendersela con la sua ex università ("Mi ha ingiustamente delegittimato"), il docente ha poi fatto la ramanzina agli italiani. Secondo il professore, infatti, molti nostri connazionali non comprenderebbero appieno l'attuale situazione sociopolitica, né si sarebbero accorti dei presunti tentativi di emarginare le voci dissenzienti come la sua.

"Io ho studiato molto il modo in cui le dittature colpiscono gli intellettuali critici", ha premesso il sociologo, arrivando poi alle conclusioni: "Molti italiani non sanno cosa facciano le dittature agli intellettuali critici. Sbagliando, pensano che alla prima cosa fuori posto vengano arrestati o uccisi, ma non funziona così. C'è una gradualità. L'intellettuale, prima di essere arrestato, viene messo alla gogna, viene distrutta la sua immagine pubblica...". E ancora: "Perché dico questo? Perché in Italia sono state utilizzate molte tecniche che le dittature utilizzano contro gli intellettuali critici". Sarà. Sta di fatto che il sociologo campano appare da mesi in tv, più volte alla settimana e con i riguardi che solitamente si riservano agli ospiti di maggior peso. Di certo, non un trattamento da reietto.

Ma a Orsini probabilmente questo non basta. Da qui, l'ulteriore strigliata all'Italia. "Mi auguro che il mio Paese si renda conto che non possiamo riempirci la bocca di Popper, della società libera, e poi essere così intolleranti e aggressivi nei confronti di chi esprime un'idea diversa", ha aggiunto il docente di Sociologia del terrorismo internazionale. Parole che la stessa conduttrice Rai, Bianca Berlinguer, ha provato a ridimensionare. "Non tutto il Paese è così...", ha chiosato la conduttrice, servendo al professore l'occasione di raddrizzare il tiro.

"Correggo quello che forse è stato un mio errore. Sono impressionato dal livello di intolleranza non del mio Paese ma dalle élite, che dovrebbero essere l'esempio morale e pedagogico", ha rimediato Orsini. Poi il tentativo di salvarsi in corner: "Io credo che il nostro Paese sia più maturo delle nostre élite".

In tempi recenti, su La7, il prof se l'era presa pure con il premier Mario Draghi, accusandolo di aver "imbrogliato gli italiani" e di essersi messo d'accordo con Zelensky per prenderci in giro, in vista del delicato passaggio parlamentare sull'invio di nuove armi a Kiev. Come se fosse tutto un complotto. Come se, senza le spiegazioni del professore, gli italiani non fossero in grado di discernere e approfondire l'attualità.

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