Da Panamá City al Nicaragua tra chiese e vulcani

Un tour di dodici giorni partendo dal Canale che attraversa un continente fino alle atmosfere coloniali di Granada e León

Da Panamá City al Nicaragua tra chiese e vulcani

La stanchezza del volo intercontinentale evapora nella notte alle chiuse di Miraflores dove sotto la terrazza del ristorante sfilano lente le navi che stanno passando il Canale. 100 anni di vita, 14mila passaggi l'anno, 8 ore per percorrerlo e lavori di ampliamento per duplicarne la capacità. A questa icona di ingegneria si affiancano grattacieli che bucano la notte di luci, il colorato museo della biodiversità di Frank Gehry e il Casco Viejo, dove è bello perdersi tra chiese e case coloniali, negozietti che vendono panama (impossibile tornare senza) e artigianato (di qualità a Casa Latina). Da sbirciare le botteghe dei barbieri, scrigni di atmosfera, e il mercato de Mariscos. Vicinissima la foresta pluviale del Parque Nacional Soberanía: in barca sul Lago artificiale Gatún tra scimmie urlatrici, cappuccino e le piccole tamarin e a bordo di una teleferica che risale tra palme reali e fiori (1.400 le orchidee endemiche). Grande confort al Royal Sonesta Hotel&Casino (www.sonesta.com/panama).

Tre ore di volo ed ecco un altro Centroamerica, con mercati grondanti di amache, chiese gialle coloniali e facciate che sembrano crollare, vulcani che catturano le nuvole, laghi che sembrano mari, spiagge dove migliaia di tartarughe depongono le uova. E' il Nicaragua: un Paese amabile per la dolcezza dei suoi abitanti, i ritmi rilassati dei «caponera», i tuc-tuc locali, il colore ambrato del suo rum. Dove la mattina sono i tamburi delle processioni a svegliare, con majorettes al seguito. Sosta a Managua alla vecchia Cattedrale e alla nuova con 66 cupole che ricordano una moschea, ma con all'interno giochi di luce interessanti. E via verso il vulcano Masaya, nel parco omonimo, incantati al cratere Santiago dal suo groviglio di nuvole e vapori sulfurei.

Scendendo, l'orizzonte si apre sulla laguna di Masaya, un tempo cratere, che offre una vista spettacolare al ristorante El Bucanero, dove si gusta tenera carne con cimichurri (salsa verde) innaffiata di Giamaica, succo di fiore. Masaya è la città dei mercati: quello Artesanías, famoso e turistico, e il più popolare Mercado Municipal, oltre alle botteghe di amache al Barrio San Juan. Ceramiche, tessuti e colori a non finire.

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