Cronache

Papà cerca figlia dispersa nel fiume ogni giorno: "Non posso smettere"

Un papà cerca la figlia dispersa nel fiume Adda. Ogni giorno percorre a nuoto il corso d'acqua: ''Non smetto finché non la ritrovo''

Papà cerca figlia dispersa nel fiume ogni giorno: "Non posso smettere"

Percorre il fiume ogni santo giorno, da mattina a sera, nel tentativo di ritrovare la sua adorata Hafsa. Non si tratta di un nuotatore provetto ma di un papà disperato, aggrappato ad un labile filo di speranza. Tutto ciò che desidera è riabbracciare la sua ''bambina'' di 15 anni, scomparsa nell'Adda, dallo scorso 1° settembre. ''Non mi do pace finché non la ritrovo'', dice prima passare al setaccio ancora una volta il corso d'acqua.

Hafsa è stata trascinata via dalla corrente mentre cercava di raggiungere, assieme alla cugina, la spiaggia che si trova nel lembo di terra tra la confluenza del Mallero nell’Adda. Quando è stato dato l'allarme, il padre non era in città ma si trovava in Marocco, suo paese di origine, da cui è rientrato venerdì scorso, non appena gli è stato possibile. Da quel momento, ha cominciato a cercare sua figlia. E non ha ancora smesso, neanche quando da sabato scorso sono state interrotte le ricerche massive, quelle su vasta scala che hanno coinvolto per diversi giorni numeroso personale dei Vigili del fuoco, della Guardia di finanza e della Protezione civile. ''Devo ringraziare i ricercatori, che sicuramente hanno fatto un buon lavoro - racconta al giornale La Provincia di Sondrio -, ma non sono riusciti a trovare mia figlia. E io non posso smettere di cercarla''.

Un racconto che spezza il fiato. Ogni giorno, l'instancabile papà prende la sua bicicletta e raggiunge il Sentiero Valtellina, scendendo poi sulle rive dell’Adda. ''Mi sto dando da fare per trovare Hafsa - spiega - e spero che ci sia qualcuno che con buona volontà voglia mettersi a disposizione per aiutarmi. Io mi avvicino al fiume, a volte ci entro anche, rimanendo vicino alla riva. So nuotare bene e non voglio correre rischi, ma spero di trovare Hafsa, che magari è incagliata da qualche parte. O spero di essere lì quando il fiume la restituirà. Non posso rimanere a casa ad aspettare".

La storia di Hafsa e del suo papà è stata diffusa sui social grazie ad un video amatoriale in cui si intravede l'uomo che percorre a nuoto il fiume. ''Trovo angosciante e ingiusto cercare la propria figlia in un fiume", scrive ad incipit del post Piero Carnini, autore del breve filmato.

Un coro unico quello che si leva nei commenti: ''Aiutiamo quest'uomo a riabbracciare la sua bambina".

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