Dopo il papà tocca alla mamma, i pm vogliono inguaiare Renzi. E spunta pure Telekom Serbia

Dopo il papà l'inchiesta si potrebbe allargare anche alla madre e alle sorelle del premier. E spunta pure Telekom Serbia

Dopo il papà tocca alla mamma, i pm vogliono inguaiare Renzi. E spunta pure Telekom Serbia

In pratica tutta la famiglia, manca ormai solo Matteo. Secondo quanto riporta il Messaggero, infatti, l'indagine sulla bancarotta fraudolenta della Chill Post che vede indagato Tiziano Renzi, potrebbe presto allargarsi anche a Laura Bovoli, Matilde e Benedetta Renzi, rispettivamente madre e sorelle del premier. Su Renzi senior, inoltre, si aggiungono le ombre gettate dall'avvocato di Antonello Gabelli, uno dei tre indagati della Chill Post: "Il mio assistito era una testa di legno. Faceva tutto il papà di Renzi".

Sembra quasi un piano ad hoc architettato per destabilizzare le riforme e screditare il lavoro del presidente del Consiglio. Le indagini, guidate dal pm della procura di Genova Michele Di Lecce, si stanno concentrando su un passaggio di proprietà dell'azienda. Secondo quanto riporta il quotidiano romano, prima di passare nella mani di Tiziano Renzi la Chill Post era di proprietà della Bovoli, in partecipazione con le figlie. Le tre donne alla fine del 2009 vendono le loro quote a Renzi senior, che a sua volta rivende il ramo principale della ditta, la Chill Promozioni, alla moglie. Dopo una settimana Tiziano vende quel che gli resta della società a Gian Franco Massone (che non risulta indagato). Nicola Piacente e Marco Airoldi, i magistrati titolari dell'inchiesta, stanno investigando sul passaggio di consegne tra Laura e Tiziano perché "in quanto membri della famiglia potevano conoscere le intenzioni di babbo Tiziano e l'effettivo stato di salute della Chil Post che tre anni dopo la vendita ha fatto bancarotta con debiti che arrivano a circa un milione e trecentomila euro".

Un altro attacco a Tiziano Renzi arriva dall'avvocato di Antonello Gabelli, uno dei tre indagati per il fallimento della Chill Post: "Sono Vincenzo Vittorio Zagami e sono il legale del signor Gabelli - afferma il legale su Libero -. Il mio assistito è stato nominato amministratore della Chil Post, ma in realtà era una testa di legno. Chi dava le disposizione, anche dopo la vendita e sino al fallimento della società, era il papà del signor Renzi". "Il mio cliente - aggiunge Zangani - è pronto a rendere una testimonianza scoop, ma vuole qualcosa in cambio. Si deve pagare l'avvocato, visto che tra poco l'arresteranno per bancarotta fraudolenta". Ma chi è Zagami? Libero riporta che è iscritto al foro di Roma dal 2012, come "avvocato comunitario stabilito" visto che è abilitato a esercitare in Francia e in Spagna. È titolare dello studio Zagami e Marco Travaglio, nel suo libro intitolato "La scomparsa dei fatti " lo cita perché l'avvocato è diventato il "super-testimone" della vicenda Telekom Serbia.

22.4671058654785px;">La domanda che si fanno i magistrati sembra questa: "Quando è stato creato il buco finanziario?". In molti invece si chiedono questo: "Perché proprio ora questa indagine?".

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