Il papa in Campidoglio: "Roma chiamata a sfida epocale dei migranti"

Roma ha abbracciato il suo vescovo. Papa Francesco ha voluto evidenziare come le grandezze del passato possano essere declinate anche sul piano dell'attualità. Serve, però, il coraggio di vincere la sfida più grande, che rimane quella dei migranti

Il papa in Campidoglio: "Roma chiamata a sfida epocale dei migranti"

Papa Francesco, nel corso della mattinata di oggi, si è recato in visita presso il Campidoglio. La Capitale ha salutato con entusiasmo l'arrivo del Romano Pontefice, che ha avuto modo di constatare ancora una volta come i cittadini capitolini nutrano un affetto unico e del tutto particolare nei suoi confronti. E come in ogni occasione di questa tipologia, a fare gli onori di casa c'erano le autorità, con in testa il primo cittadino. Virginia Raggi, che si è in qualche modo adeguata alle tematiche care al Santo Padre, ha posto un accento sull'accoglienza dei migranti, sul rispetto dell'ambiente e sulla costruzione di una società multiculturale.

Lo stesso vescovo di Roma ha voluto sottolineare l'esistenza di una vera e propria "sfida", quella che i romani sono chiamati ad affrontare e a vincere, integrando coloro che migrano sul territorio del Belpaese. La Raggi, prima di passare agli aspetti tematici, ha sottolineato come Francesco stesso sia solito rivendicare l'incarico di presule romano: ""Noi tutti - ha detto l'esponente del MoVimento 5 Stelle, come riportato sull'Agi - Le siamo riconoscenti". Questo sentimento viene provato "per la rilevanza che Ella (riferito al papa, ndr) attribuisce al suo essere Vescovo di Roma". Il sindaco della Capitale, ringraziando ancora il Santo Padre, ha ricordato anche il contenuto delle parole pronunciate dall'argentino subito dopo il Concalve del 2013, L'ex arcivescovo di Buenos Aires, mostrandosi a piazza San Pietro e al resto del mondo per la prima volta, ricordò a tutti di essere, appunto, il vescovo di Roma. L'esordio del papa, come si legge sull'agenzia citata, è stato riservato al Giubileo della Misericordia, ma gli operatori del settore già fanno notare come all'epoca il sindaco fosse espressione del Partito Democratico e rispondesse al nome di Ignazio Marino: "Da tempo - ha affermato il Santo Padre - desideravo venire in Campidoglio per incontrarvi e portarvi di persona il mio ringraziamento per la collaborazione prestata dalle autorità cittadine a quelle della Santa Sede in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia, così come per la celebrazione di altri eventi ecclesiali".

Poi c'è stato spazio per le argomentazioni di carattere storico, filosofico e valoriale: il papa ha centrato il suo intervento sulla capacità che questa città ha dimostrato di avere nel corso del tempo. Ecco allora il riferimento alla "originale concezione del diritto", alla "sapienza pratica del suo popolo", al "nuovo volto" donato all'Urbe da "nuove generazioni di cristiani", che sono succeduti alla "civiltà greco - romana". Ma Bergoglio, come viene riportato anche dall'Adnkronos, ha anche lanciato qualche monito: quello su rendere le norme adeguate alle esigenze di Roma; quello sulla dotazione di "congrue risorse" che consentano a Roma di poter curare e tutelare se stessa. In riferimento alle periferie, è arrivato il consueto appello sull'accoglienza dei migranti: "Oggi - ha dichiarato il vertice della Chiesa cattolica - quelle e altre periferie hanno visto l'arrivo, da tanti Paesi, di numerosi migranti fuggiti dalle guerre e dalla miseria, i quali cercano di ricostruire la loro esistenza in condizioni di sicurezza e di vita dignitosa.

Roma insomma ha abbracciato il suo

vescovo. Papa Francesco ha voluto evidenziare come le grandezze del passato possano essere declinate anche sul piano dell'attualità. Serve, però, il coraggio di vincere la sfida più grande, che rimane quella dei migranti.

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