Cronache

Papa Francesco non sta bene: non sarà alla messa e al Te Deum di fine anno

Il Vaticano comunica che il Papa ha la sciatalgia. Bergoglio non presiederà il Te Deum ed i Vespri di fine anno. Sì però alla recita dell'Angelus

Papa Francesco non sta bene: non sarà alla messa e al Te Deum di fine anno

Il tradizionale Te Deum di fine anno non sarà celebrato da papa Francesco. L'ufficialità è arrivata poco fa, mediante una comunicazione ufficiale del Vaticano. Jorge Mario Bergoglio ha la sciatalgia.

Un impedimento che non consente al vescovo di Roma di presiedere la funzione religiosa odierna, ma neppure quella prevista del domani. Entrambe le celebrazioni dovrebbero dunque essere celebrate da un altro consacrato. Sarà, stando alle dichiarazioni rilasciate dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni, il cardinal Giovan Battista Re a sostituire, per così dire, l'ex arcivescovo di Buenos Aires per le celebrazioni previste nell'ultimo giorno dell'anno che ci stiamo lasciando alle spalle. Re, che è il decano del collegio cardinalizio, presiederà il Te Deum, quindi, ma anche i Vespri.

Il 2020 è stato un anno particolare per il cattolicesimo e per la Ecclesia: la pandemia ha costretto le alte gerarchie ecclesiastiche a limitare la partecipazione alle celebrazioni e, nelle fasi più dure della crisi sanitaria, a bloccare di fatto le Messe. Il Vaticano si è associato alle disposizioni dei governi europei e, nonostante una parte dei fedeli abbia sollevato più di qualche polemica, la Chiesa cattolica è stata costretta a tenere conto dell'evento che ha sconvolto il mondo: l'avvento del Covid-19. Questa, però, è una circostanza diversa, se non altro perché Bergoglio ha una sciatalgia che viene definita "forte". E quindi il Papa, al netto delle restizioni previste, non parteciperà per motivi di salute.

Doman, invece, sarà il cardinale e segretario di Stato Pietro Parolin a fare le veci del pontefice argentino durante la Santa Messa. Il Vaticano, che come tutti gli alti enti occidentali procederà con il piano di vaccinazione, conta di tornare alla normalità in maniera graduale, continuando a seguire le regole, ma il 2021 dovrebbe essere l'anno in cui Jorge Mario Bergoglio tornerà a viaggiare. Una visita apostolica che dovrebbe tenersi, e che è molto attesa, è quella in Iraq. Un viaggio che avrà di sicuro un tenore storico. Bergoglio però reciterà l'Angelus.

Come accaduto durante la prima quarantena italiana, il Papa si recherà nella Biblioteca del Palazzo Apostolico, il luogo da dove il vescovo di Roma si è rivolto ai fedeli di tutto il mondo nel corso dei mesi in cui il mondo ha affrontato la prima fase della pandemia. Ieri era stato il giorno dell'udienza generale. Il Santo Padre, così come ripercorso anche dall'Agi, ha lanciato un appello diretto alla Croazia, che nel frattempo è stato colpito da un violento terremoto.

Il 2020 si chiude insomma con un altro, seppur diverso, imprevisto per il Santo Padre, che anche lo scorso 8 dicembre avrebbe dovuto evitare di recarsi presso piazza di Spagna per la tradizionale celebrazione, ma che in quel caso ha stupito il mondo, smentendo gli annunci e visitando comunque la colonna dedicata all'Immacolata. In quel caso, Bergoglio voleva evitare assembramenti.

Questa volta però è diverso: è una sciatalgia a fermare il Papa, che quindi non celebrerà le Messe di oggi e domani.

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