Papa Bergoglio, durante l'Angelus di questa mattina, si è soffermato sulla figura di Giovanni Battista che, stando al racconto dei Vangeli, sarebbe nato da due persone che avevano ormai raggiunto la tarda età. "Questi anziani genitori - ha sottolineato il pontefice argentino - avevano sognato e anche preparato quel giorno, ma ormai non l’aspettavano più: si sentivano esclusi, umiliati, delusi: non avevano figli. Di fronte all’annuncio della nascita di un figlio, Zaccaria era rimasto incredulo, perché le leggi naturali non lo consentivano: erano vecchi, erano anziani; di conseguenza il Signore lo rese muto per tutto il tempo della gestazione".
"È un segnale - ha specificato nel suo discorso il pontefice - . "Ma Dio - ha evidenziato - non dipende dalle nostre logiche e dalle nostre limitate capacità umane. Bisogna imparare a fidarsi e a tacere di fronte al mistero di Dio e a contemplare in umiltà e silenzio la sua opera, che si rivela nella storia e che tante volte supera la nostra immaginazione". "l popolo fedele di Dio - ha continuato Papa Bergoglio - è capace di vivere la fede con gioia, con senso di stupore, di sorpresa e di gratitudine. Guardiamo quella gente che chiacchierava bene su questa cosa meravigliosa, su questo miracolo della nascita di Giovanni, e lo faceva con gioia, era contenta, con senso di stupore, di sorpresa e gratitudine.
E guardando questo domandiamoci: come è la mia fede? È una fede gioiosa, o è una fede sempre uguale, una fede "piatta"?", ha chiesto ai fedeli, tra le altre domande poste, l'ex arcivescovo di Buenos Aires. Una riflessione, quindi, incentrata sulla imprevedibilità degli eventi voluti da Dio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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