Cronache

Paracadutisti morti a Reggio Emilia: "Probabile scontro e svenimento"

Sono Gabriele Grossi e Fabrizio Del Giudice i due amanti di paracadutismo morti sabato al Campovolo. Sarebbero entrati in collisione a un centinaio di metri da terra dopo aver perso conoscenza

Paracadutisti morti a Reggio Emilia: "Probabile scontro e svenimento"

Quel tipo di volo l'avevano messo in pratica tante volte ed erano abili nel loro mestiere. Per questo motivo amici e colleghi non si capacitano di come i due paracadutisti non abbiano sganciato in tempo l'attrezzatura e dispiegato immediatamente quella di emergenza. L'unica ipotesi plausibile rimane dunque quella dello svenimento che ha impedito di evitare l'impatto violentissimo e fatale.

L'ultimo lancio

Gabriele Grossi aveva 35 anni ed era un atleta, caporalmaggiore dei paracadutisti della Brigata Folgore di Pisa. Fabrizio Del Giudice, 54 anni, era un istruttore specializzato di paracadutismo. Entrambi amavano il loro lavoro. Sui loro profili Facebook decine di foto di lanci testimoniano la loro passione per questa disciplina. Sabato però, a Campovolo di Reggio Emilia, qualcosa è andato storto e i due, che stavano partecipando ad una coreografia per stabilire un record in volo, sono stati trovati senza vita dopo aver sbattuto violentemente contro il suolo.

La gara a cui stavano partecipando era organizzata dalla società Body Fly University e anche Del Giudice aveva partecipato all'organizzazione dell'evento. Secondo quanto ricostruito fino ad ora pare che Grossi, il più giovane dei due paracadutisti, nella fase finale della discesa si sia avvicinato troppo a Del Giudice andando ad impattare contro di lui. Prima dello schianto, però, potrebbero aver perso conoscenza e per questo motivo non avrebbero avviato la procedura di emergenza.

Paolo Haim, direttore della Body Fly University, ha cercato di dare una spiegazione all'incidente:"L’impatto credo sia avvenuto a meno di cento metri da terra, circostanza che complica la possibilità di aprire l’altra vela. Ma certamente - ha proseguito - nello scontro tra le due vele principali, il rimbalzo tra i due corpi è stato violento e credo che abbia estremamente limitato la capacità di reazione di entrambi. Se nessuno dei due ha aperto l’emergenza credo che sia dipeso principalmente da questo".

La tragedia di sabato ricorda quella accaduta nel 2011 e che aveva visto coinvolti l’esperto Mariano Del Medico (alpino paracadutista e direttore di lancio) e Alessandro Spedicato (agente di Polizia). I due si erano scontrati poco dopo essersi lanciati, nel momento in cui avrebbero dovuto allontanarsi tra loro per aprire il paracadute.

Anche in quel caso l'impatto a terra era stato violentissimo e i due erano morti sul colpo.

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