Cronache

Parigi, l'annuncio: "Una bambina sudafricana ha 'sconfitto' l'Aids"

In un convegno a Parigi sull'Aids è stato annunciato che una bambina sudafricana curata con un cocktail di farmaci anti-retrovirali nei primi dieci mesi di vita non ha più manifestato il virus nei successivi 9 anni

Parigi, l'annuncio: "Una bambina sudafricana ha 'sconfitto' l'Aids"

Una bambina sudafricana è "guarita" dall'Aids: è il terzo caso al mondo di virus Hiv sotto controllo senza farmaci.

La bimba è stata contagiata dalla mamma sieropositiva alla nascita e a sole 9 settimane è stata sottoposta a una terapia retrovirale per 10 mesi, quando si è avuta la soppressione virale. Da allora è rimasta per 9 anni senza farmaci, ma il virus non si è ancora ripresentato.

I precedenti

Il primo caso è stato registrato negli Stati Uniti: nel 2013 aveva fatto scalpore la notizia di una bimba del Mississippi che ha debellato l'Hiv dopo essere risultata positiva al virus alla nascita e curata con un mix di tre farmaci antiretrovirali da 30 ore dalla nascita fino ai 18 mesi. Successivamente, però, un test di routine aveva riscontrato di nuovo tracce del virus, assieme a quantità elevate di linfociti e di anticorpi legati all’Hiv, nel sangue della bimba, che nel frattempo aveva 4 anni. La piccola era quindi stata messa di nuovo sotto terapia.

L'Aids, infatti, può essere tenuto sotto controllo, ma non eradicato del tutto perché il virus si insinua nel sistema immunitario creando dei depositi che non possono essere attaccati dai farmaci. Però può essere mandato in remissione: la persona resta infetta ma non è contagiosa, perché il virus circolante non si replica.

Il nuovo caso

Ora, al congresso Ias (International aids society) a Parigi sono stati annunciati i risultati del trattamento a cui è stata sottoposta la bimba sudafricana che fa parte di un trial clinico che investiga l'effetto di un trattamento precocissimo di bambini positivi all'Hiv nelle prime settimane di vita. Dopo il trattamento aggressivo la terapia antiretrovirale viene sospesa per verificare la reazione del virus. L'ipotesi è che se la maggior parte dei pazienti infetti risponde alla sospensione dei farmaci con una risposta virologica aumentata, nei bambini trattati molto precocemente la reazione potrebbe essere diversa.

Alla piccola paziente del Sudafrica il cocktail di farmaci anti-retrovirali è stato somministrato dall'età di 9 settimane per una durata di 10 mesi, soltanto nel primo anno di vita della bambina, poi non ha più preso farmaci per i successivi 8 anni e mezzo. Oggi la bimba si trova in una fase di remissione di lungo termine che fa ben sperare gli esperti.

Nel primo caso la bimba del Mississippi è rimasta 27 mesi senza terapie prima che il virus ricomparisse, nell'ultimo caso dopo quasi nove anni non si è ancora ripresentato.

Ma esiste anche un secondo caso: un adolescente francese che oggi ha circa vent'anni e non è in terapia da quando ne aveva sei.

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