Cronache

"Alle Canarie? Riabilitazione lunga...". La dipendente "furbetta" si difende

La donna si dice pronta a contestare i provvedimenti che verranno presi nei suoi confronti dall'Atac

"Alle Canarie? Riabilitazione lunga...". La dipendente "furbetta" si difende

Dopo tutto il polverone sollevato a causa del fatto che la vicenda di cui si era resa protagonista è finalmente venuta a galla, parla la capostazione dell'Atac finita al centro delle polemiche negli scorsi giorni. Intervistata da "Il Messaggero", e convinta di essere dalla parte della ragione, la donna ha chiaramente espresso l'intenzione di contrastare ogni procedura di licenziamento ai suoi danni da parte dell'Agenzia del trasporto autoferrotranviario del Comune di Roma di cui risulta ancora impiegata: "Ho tutti i certificati in regola".

I fatti

La 50enne T.G. si era trasferita alle Canarie nel febbraio del 2020, dopo aver chiesto un periodo di assenza giustificata per malattia: periodo che, tuttavia, si è dilatato fino ad un anno e mezzo, durante il quale la protagonista della vicenda ha continuato a percepire regolarmente lo stipendio. Oltre a ciò, la capostazione aveva deciso di dare avvio ad un'attività imprenditoriale, aprendo un lussuoso Bed & Breakfast sulla spiaggia di Playa Puerto Rico. A far crollare la copertura della vicenda è stata la stessa donna, che non ha resistito alla tentazione di postare le foto della sua nuova vita su Facebook e Instagram, arrivando addirittura a pubblicare immagini del B&B per promuoverne l'attività.

Dall'indagine interna della Direzione del Personale Atac è emerso che all'Inps non erano mai stati consegnati certificati medici originali, bensì unicamente copie: ecco il perché della sospensione dall'incarico, a cui potrebbe seguire il licenziamento. Una soluzione che la donna si prepara a contrastare: "I certificati medici ci sono, non capisco cosa abbiano contestato", dichiara infatti T.G. a "Il Messaggero".

"Sono in regola"

Per nulla sorpresa dalla telefonata ricevuta dal giornalista del quotidiano romano, la capostazione si dice certissima di avere tutti i certificati medici in perfetta regola. Secondo la versione fornita da quest'ultima, il fantomatico infortunio sarebbe arrivato dopo aver già raggiunto Las Palmas, il che giustificherebbe il fatto che abbia continuato a percepire regolare stipendio. In sostanza viene rispedita al mittente l'accusa del soggiorno alle Canarie a spese dell'Atac. "Si tratta di una coincidenza", prosegue T.G. "Mi sono rotta la gamba qui, pensi, appena arrivata sull'isola, all'inizio del 2020. Una casualità. Sono scivolata dalle scale, stavano facendo alcuni lavori".

Un anno e mezzo di cure per una semplice fattura? Di certo suona strano, ma la donna ha pronta la risposta anche in questo caso:"Che devo fare, purtroppo... Adesso sto facendo la fisioterapia. Con la pandemia qui si era bloccato tutto, ancora stiamo in allerta 4 per il Covid, non ho potuto iniziare prima. Ho anche la spalla storta! Ho il gesso". Ciò nonostante, tuttavia, non c'è traccia del gesso nella foto profilo di WhatsApp. "È una foto vecchia, di qualche anno fa", replica la capostazione. Quindi la fisioterapia deve ancora andare avanti? "Mi ha beccato che sono appena uscita dalla terapia acquatica", risponde la donna, "ma ho almeno altre 15 sedute. Sa, decide l'ortopedico, perché ho ripreso ora le cure".

La scelta della Canarie non sarebbe casuale: "Ho due case di proprietà", dichiara T.G."Il mio compagno è spagnolo, ma lui gira per il mondo, è pilota". E come mai, se stipendiata da Atac per svolgere le mansioni di capostazione a Roma, gestisce al contempo un B&B in un arcipelago dell'Atlantico? "Ho una casa vacanze, registrata con tutti i permessi, ma con la pandemia non è facile affittare. Non affitto più", dice la donna, dimenticando il fatto che sulla pagina web della propria attività risultano anche inserzioni relative al mese di agosto.

Cosa pensa, infine, delle procedure di sospensione e di licenziamento che potrebbero colpirla? È in previsione un ricorso? "Innanzitutto all'Atac devono dire le cose vere. Perché i certificati medici ci sono, non capisco cosa abbiano contestato", dichiara la 50enne. "Vedremo se applicano la legge oppure no. Io per il momento sono concentrata solo sulla mia salute.

E ho un bel panorama per rimettermi, no?", conclude.

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