Cronache

La partita per la pace voluta dal Papa. Bergoglio abbraccia Maradona

Campioni ed ex campioni all'udienza in Vaticano. Stasera in campo, all'Olimpico, per la partita interreligiosa per la pace

La partita per la pace voluta dal Papa. Bergoglio abbraccia Maradona

Grande festa dello sport allo stadio Olimpico, con la "Partita interreligiosa per la Pace" voluta da Papa Francesco. Tra i tanti campioni presenti in Vaticano per il saluto del Santo Padre, Alessandro Del Piero, che ha scattato diverse foto con il suo cellulare, il vice presidente dell’Inter, Javier Zanetti, promotore della partita, gli azzurri della Juventus Gigi Buffon e Andrea Pirlo, gli ex rossoneri Andriy Shevchenko e Paolo Maldini, l’ex interista Cordoba, i giallorossi Radja Nainggolan e Juan Manuel Iturbe, Samuel Eto'o, Roberto Baggio, l’ex campione della Colombia Valderrama, Mauro Icardi.

Particolarmente felice di aver incontrato il Papa è Diego Armando Maradona: "Sono molto commosso di abbracciarlo, di sentirmi argentino e di sentire e ritornare alla Chiesa dopo che mi ero allontanato per mia madre, quando se l’è portata via Dio. Però oggi sono contento di reincontrarmi con la Chiesa, con Francisquito, e di giocare per la Pace". Per Maradona "il gesto del Papa è un gesto unico direi, non ho visto un Papa con tanto, tanto, quello che sapete voi (riferendosi agli attributi, ndr) come questo. Perché gli altri, sicuramente, avrebbero guardato dall’altra parte".

A Bergoglio l'ex Pibe de oro ha regalato la sua maglietta con il numero 10, il nome Francisco e una dedica speciale: "A Papa Francesco con tutto il mio affetto e molta pace per tutto il mondo". Fra i due c'è stato un lungo abbraccio. Tornando al suo posto Maradona, visibilmente emozionato, si è lasciato andare ad un gesto di esultanza per l'avvenuto incontro con il Papa.

"Sono lieto di incontrarvi in occasione della partita Interreligiosa della Pace - ha detto il Papa ai giocatori per l'udienza che precede la partita-. Vi ringrazio, perché avete aderito al mio desiderio di vedere campioni e allenatori di varie paesi e religioni confrontarsi in una gara sportiva per testimoniare un sentimento di fraternità e di amicizia. La mia riconoscenza - ha aggiunto - va in particolare alle persone e alle realtà che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento, Scholas Occurrentes e la Fondazione Pupi Onlus".

"Le religioni - ha detto ancora il Papa - sono chiamate ad essere vincolo di pace, mai di odio. Allargate i vostri cuori da fratelli a fratelli. Questo è uno dei segreti della vita ed è anche la dimensione più autentica dello sport. La partita di questa sera è un evento simbolico, credenti di religioni diverse, conservando la loro propria identità, possono convivere in armonia e nel reciproco rispetto. Le religioni sono chiamate ad essere vincolo di pace, mai di odio. Lo sport, e in particolare il calcio, è un fenomeno umano e sociale che ha tanta importanza e incidenza nel costume e nella mentalità contemporanea".

"È importante dare un buon esempio sia in campo sia fuori dal campo - ha proseguito Francesco - siete chiamati a testimoniare che lo sport è gioia di vivere, festa. Possa l’incontro calcistico di questa sera - ha sottolineato Bergoglio - ravvivare la consapevolezza di impegnarsi perché lo sport contribuisca a un valido e fecondo apporto alla convivenza di tutti i popoli, escludendo ogni

538em;">discriminazione di razza, lingua e religione".

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