Cronache

Patente, niente sospensione per chi telefona alla guida

Stralciata la norma che sospende la patente a chi usa il cellulare alla guida. Polizia sul piede di guerra: "Prevale la linea morbida"

Patente, niente sospensione per chi telefona alla guida

La proposta di sospendere la patente a chi usa il cellulare alla guida è saltata. Non sarà, infatti contenuta nel provvedimento in discussione alla Commissione Trasporti della Camera. Nel testo di modifica dell'articolo 173 del Codice della Strada, come fa sapere l'Associazione funzionari della Polizia di Stato, rimane soltanto la sospensione della licenza alla seconda infrazione in due anni. In quest'ultimo caso, però, è previsto un raddoppio del periodo di sospensione, che passa da 1-3 mesi a 2-6 mesi e dei punti decurtati, che passano da cinque a dieci. "Siamo sorpresi ed amareggiati - commenta Girolamo Lacquaniti - visto che l'uso dei cellulari alla guida è la prima causa di incidenti con esito mortale o con lesioni gravi".

Dal provvedimento di modifica del codice della strada, che è in discussione alla commissione Trasporti della Camera, è scomparsa la norma che prevedeva il ritiro immediato della patente alla prima violazione e non solo, come attualmente accade, in caso di recidiva per chi usa il telefonino al volante. "Il passo indietro sulle sanzioni da applicare in caso di uso di cellulari alla guida è un errore grave sia per la sicurezza sulle strade sia di tipo tecnico, per la difficile applicabilità, di fatto, delle sanzioni in caso di recidiva", commenta l'Associazione funzionari della Polizia di Stato.

La nuova norma inasprisce le sanzioni in caso di recidiva. Ma per Lacquaniti, "statisticamente, una recidiva per uno stesso autista in due anni ha una probabilità praticamente irrilevante tenendo conto dei 40 milioni di mezzi circolanti nel nostro Paese". "In più - spiega - il dato sulla recidiva può essere acquisito solo attraverso una complessa verifica nella banca dati della motorizzazione".

Al momento le novità normative sono limitate al raddoppio del periodo di sospensione della patente, che prima era previsto da uno a tre mesi e ora è stato portato a 2-6 mesi, ma sempre alla seconda violazione nei due anni, e al raddoppio dei punti decurtati dalla patente da cinque a dieci.

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