Coronavirus

Il patto segreto per il vaccino: "A gennaio 3,4 milioni di dosi"

Il retroscena che svela l'incontro di Speranza con i vertici dell'azienda che produce il vaccino anti-Covid. L'antidoto prima a operatori sanitari e membri delle Rsa. Zampa: "In arrivo prima di giugno"

Il patto segreto per il vaccino: "A gennaio 3,4 milioni di dosi"

Un incontro riservatissimo, avvenuto negli ultimi giorni di ottobre, per assicurare all'Italia 3,4 milioni di dosi del vaccino anti-Covid sviluppato da Pfizer e Biontech. Ieri, proprio la Pfizer ha annunciato l'efficacia al 90% dell'antidoto che torna a far sperare la popolazione mondiale, ancora duramente provata dalla seconda ondata della pandemia da nuovo coronavirus, che non sembra accennare a voler diminuire.

E, all'indomani della notizia che annunciava il "conto alla rovescia" per l'arrivo del vaccino, emerge un retroscena, reso noto da Repubblica, che vede protagonista il ministro della Salute, Roberto Speranza, che avrebbe stipulato una sorta di patto segreto con i vertici della Pfizer già a fine ottobre. Secondo quanto riporta il quotidiano, lo scorso 29 ottobre, alcuni rappresentati dell'azienda si sarebbero collegati in video-conferenza con il ministro della Salute italiano, per un incontro "riservatissimo". L'obiettivo sarebbe stato quello di pianificare la tempistica e i dettagli per iniziare le vaccinazioni contro il nuovo coronavirus su 1,7 milioni di italiani, a partire dalla seconda metà di gennaio 2021. La priorità verrà data agli operatori sanitari e ai membri delle Rsa.

La fornitura è Europea e le dosi ordinate dall'Ue dovrebbero essere circa 200 milioni, da distribuire tra i vari Stati membri. All'Italia docrebbe spettare il 13,5% dei primi vaccini in arrivo, pari a 3,4 milioni di dosi: dato che il vaccino, per essere efficace ha bisogno di due somministrazioni, la copertura fornita dalla prima fornitura coprirà circa 1,7 milioni di persone.

Per confermare l'efficacia e la sicurezza del candidato vaccino occorreranno altri dati, ma gli ultimi risultati sono incoraggianti e riaccendono la speranza. Perché l'antidoto venga reso disponibile per la vaccinazione di massa, però, serviranno ancora dei mesi."I cittadini potranno ricevere le prime dosi di vaccino molto presto, prima di giugno- ha spiegato alla Stampa la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa- L'Italia ne ha fatto un ordinativo che basta a coprire tutta la popolazione, abbiamo prenotato 70 milioni di dosi". Quando arriverà, il vaccino "avrà un costo bassissimo, sotto i 5 euro".

Nel frattempo, però, bisognerà stringere i denti, almeno finché la curva dei contagi non accennerà a diminuire. E, con la situazione attuale, si fa strada l'ombra di un altro lockdown generale, che secondo l'appello dei medici è diventato ormai inevitabile. "Siamo tutti consapevoli che se il trend non muta, nessun servizio sanitario al mondo potrebbe reggere- specifica Zampa-Se tutto si rivelasse inefficace, nessuno attenderà fino all'ultimo. Bisogna combattere con un elemento fondamentale che è il tempo e nessuno farà tardi, tanto meno il ministro Speranza".

Il vaccino in arrivo si basa su una tecnica innovativa che permette al sistema immunitario di riconoscere il Sars-CoV-2, permettondogli di respingerlo grazie al messaggio dell'Rna.

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