Cronache

"Gli immigrati evitino i bus nelle ore di punta". Il cartello che fa discutere

Il cartello, esposto in una struttura d’accoglienza, invitava i migranti ad evitare gli autobus durante le ore di punta. La sinistra: "È una cortese segregazione raziale"

"Gli immigrati evitino i bus nelle ore di punta". Il cartello che fa discutere

Si è scatenata una vera e propria polemica nel comune toscano di Pelago (Firenze), a causa dell’affissione di un cartello rivolto agli ospiti di un centro d’accoglienza, in cui viene loro chiesto di evitare i mezzi pubblici durante le ore di punta. Le corse delle 7:30 – 8:30, 13-14, e 17-18 sono infatti dedicati ai pendolari (studenti e lavoratori), e la richiesta ai cittadini stranieri è stata posta soprattutto per scongiurare sovraffollamenti.

Immediata la reazione di “Potere al Popolo!”, movimento di sinistra radicale, che ha definito la vicenda come un atto discriminatorio, e si è prontamente scagliata contro il sindaco della cittadina, Renzo Zucchini. “Questa mattina, su richiesta del sindaco del comune di Pelago, (PD), i gestori dei richiedenti asilo del territorio hanno affisso cartelli contenenti l’invito rivolto agli ospiti delle strutture a non utilizzare i mezzi pubblici negli orari in cui sono utilizzati dagli italiani che si recano a scuola o al lavoro (come se i migranti non dovessero anche loro andare a scuola o al lavoro).”, affermano indignati i militanti sul loro comunicato, riportato dal sito “Stamptoscana”. “Forse perché mira a raccattare facile consenso a destra, il PD invita i migranti ad essere ‘invisibili’ e a non disturbare, con la loro presenza sui mezzi pubblici, i bravi cittadini italiani. Autobus per italiani e autobus per i migranti”.

Il sindaco Zucchini, infatti, avrebbe chiesto alla compagnia di trasporti del gruppo RATTP di mettere a punto una “corsa” dedicata ai soli spostamenti dei migranti. Fatto gravissimo, per Potere al Popolo, che vede in questo una “cortese segregazione razziale. “Noi non dimentichiamo gli autobus “segregati” che circolavano negli stati del Sud degli USA. La nota su Facebook si conclude con un ultimo attacco, rivolto proprio contro il Partito Democratico. “In Italia, un’amministrazione PD, in un ‘feudo’ del PD (Pontassieve, ovvero Renziland), non è nemmeno in grado di comprendere la gravità del suo ‘cortese invito’… ma non sia mai: loro sono di ‘sinistra’.”

Di fronte a simili accuse risponde duramente il primo cittadino. “Sono sinceramente allibito per le dichiarazioni offensive e non rispondenti al vero di Pap. Non ho mai richiesto alla cooperativa di apporre cartelli nei quali si invitassero gli ospiti delle strutture a non utilizzare i mezzi pubblici, né tanto meno ho chiesto di creare una corsa apposta per i migranti”. Alla dichiarazione di Zucchini, segue anche quella di Massimo Cappelli, responsabile della cooperativa finita nella bufera, la Cristoforo. “Il nostro intendimento era consigliare ai nostri ospiti che, qualora avessero voluto utilizzare i bus sulla linea Paterno-Pontassieve, per la riapertura delle scuole forse sarebbero incorsi in mezzi molto più affollati. Li consigliavamo di scegliere altre fasce orarie rispetto a quelle più trafficate, senza porre alcuna limitazione”.

Il foglio, poi rimosso, è “stato appeso da un nostro operatore, senza aspettare autorizzazione della cooperativa e senza nessuna richiesta del comune”.

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