Legata e picchiata in casa sua perché ai ladri il bottino non bastava. È morta dopo due settimane di agonia in ospedale un’anziana donna che nel salernitano era finita vittima di una rapina in casa sua tra Natale e Capodanno.
Una violenza insensata e spietata quella a cui i banditi sottoposero la donna, 86 anni, colpevole di non avere soldi in casa. Fatta irruzione nell’appartamento della signora, a Mercato San Severino in provincia di Salerno, i malvivente avevano cominciato a frugare ovunque. Sorpresa la padrona di casa, e avutane facilmente ragione, l’hanno legata e aggredita. Volevano sapere dove fossero i soldi, dove tenesse la roba di valore. Ma in casa non c’era granché dato che l’anziana, che era sola e poteva contare solo sull’affetto di un nipote che le teneva in ordine i conti di casa, non conservava nulla.
Ai criminali non sono bastate le preghiere dell’anziana, non si sono fermati quando ha chiesto loro di lasciarla in pace. Anzi, quando hanno capito che in casa davvero non c’era nulla hanno sfogato contro di lei la frustrazione, aggiungendo altra violenza. Tutto ciò è accaduto il 29 dicembre.
Ieri, dopo un lungo ricovero e nonostante le sue condizioni – almeno inizialmente – sembravano poter autorizzare i medici ad essere ottimisti, l’anziana donna, come riporta Salerno Today, è spirata all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Troppo gravi i danni, troppo pesanti le ferite riportate.
Una tragedia che ricorda fin troppo da vicino un episodio simile, con l’identico e drammatico epilogo della morte sopraggiunta dopo giorni e giorni di agonia in ospedale, capitato a un’anziana donna casertana, barbaramente uccisa per pochi spiccioli e per la fede nuziale, unico
ricordo che le resteva del defunto marito.Adesso le indagini sul caso della nonnina salernitana, affidate ai carabinieri, sono focalizzate non più alla ricerca e all’arresto di una banda di ladri, ma di una gang di assassini.
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