Piacenza, tre feriti negli scontri tra lavoratori Ikea e polizia

Lavoratori del sindacato Si Cobas caricati mentre picchettavano l'accesso al deposito del colosso svedese dell'arredamento

Piacenza, tre feriti negli scontri tra lavoratori Ikea e polizia

Tre lavoratori feriti. È questo il bilancio degli scontri tra scioperanti e polizia, nel corso di una dimostrazione davanti a un deposito di Ikea nel Piacentino. Circa 150 facchini e giovani dei centri sociali si sono schierati sin dall'alba davanti ai cancelli del magazzino del colosso svedese dell'arredamento, impedendo l'accesso agli altri lavoratori. Durante le cariche che sono seguite tre manifestanti sono rimasti feriti in maniera non grave e trasportati dal 118 all'ospedale di Piacenza. Anche tra le forze dell'ordine si registrano dei contusi.

Lo sciopero era stato organizzato dal sindacato intercategoriale Si Cobas, in agitazione dopo che nei giorni scorsi una trentina di lavoratori immigrati appartenenti a una cooperativa che forniva servizi all'interno del deposito Ikea erano stati sospesi dalle loro mansioni, con l'accusa di diverse inadempienze sul lavoro. I lavoratori sostengono di essere stati licenziati, sia pure temporaneamente, per la loro appartenenza al sindacato "e non invece per ragioni reali".

Nessun manifestante è stato sinora portato in Questura, ma al vaglio della polizia ci sarebbero comunque diverse denunce a carico di alcuni manifestanti. Ikea ha annunciato la chiusura dello stabilimento, sospendendo tutte le attività almeno per oggi. In favore degli scioperanti si è espresso il parlamentare di Sel Giovanni Paglia: "Quello che è accaduto davanti ai capannoni dell'Ikea di Piacenza accende i riflettori sulle precarie condizioni di lavoro nel comparto della logistica e del facchinaggio

538em;">", ha dichiarato il parlamentare "Sel stigmatizza ogni forma di violenza da qualunque parte essa provenga ma ci tiene a sottolineare la perdita delle originarie finalità sociali di troppe realtà della cooperazione".

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