
La Commissione europea ha varato le nuove misure per sostenere l'impegno dell'Italia nel quadro dell'emergenza immigrazione. Tra le misure, che costituiranno la base per le discussioni nel Consiglio Giustizia e Affari Interni informale che si terrà a Tallinn, in Estonia, c'è la disponibilità di una squadra di reazione rapida di oltre 500 esperti in rimpatri della Guardia Costiera e di Frontiera Europea, "pronta ad essere dispiegata alla richiesta dell'Italia" e l'aumento dei fondi destinati alla gestione delle migrazioni, con 35 milioni di euro addizionali pronti ad essere smobilizzati "immediatamente".
Nel dettaglio sul fronte dei salvataggi la Commissione europea si impegna a sostenere "l'organizzazione di un Centro di coordinamento per i salvataggi in mare pienamente operativo in Libia". Nuove collaborazioni anche sul fronte dei Paesi del Nord Africa. Gli Stati dell'Ue dovrebbero "aiutare a premere, insieme alla Commissione e al Seae, per fare sì che Egitto, Tunisia e Algeria si uniscano al Seahorse Mediterranean Network".
Inoltre, secondo le indicazioni di Bruxelles, Tunisia, Libia ed Egitto dovrebbero "dichiarare le proprie aree di ricerca e soccorso e stabilire formalmente un Centro di salvataggio e coordinamento marittimo". Infine ci sarebbe un accordo anche su un Codice di condotta per le Ong che operano in mare presentato dall'Italia su indicazione del Viminale.