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Piede fasciato e stampelle, ma la Meloni non si ferma e attacca Conte

Intervistata dal Corriere del Trentino, la leader di Fratelli d'Italia ha elogiato la compagine di opposizione e sparato ancora una volta contro il "teatrino" degli Stati generali di Conte: "Utili solo per il suo ego"

Piede fasciato e stampelle, ma la Meloni non si ferma e attacca Conte

Piede sinistro fasciato e stampelle, così si è presentata sui social network quest'oggi Giorgia Meloni, reduce da un piccolo infortunio di cui non ha fornito ancora una spiegazione ai suoi follower.

"Pare che per qualche giorno sarò rallentata", ha commentato il presidente di Fratelli d'Italia accanto all'immagine postata, ricevendo gli auguri di pronta guarigione da parte dei suoi sostenitori. Magari il rallentamento sarà evidente dal punto di vista fisico, tuttavia la Meloni non si è voluta prendere neppure una pausa, nè ha limitato i suoi interventi continuando a far sentire la propria voce e quella del partito che dirige ed a sparare a zero contro Giuseppe Conte ed i suoi cosiddetti "Stati generali".

Nel farlo elogia la compattezza dimostrata dal fronte dell'opposizione dinanzi alle problematiche attraversate dal nostro Paese negli ultimi terribili mesi. "Siamo una coalizione forte e coesa, condividiamo valori e programmi, e grazie a questo riusciamo a governare bene migliaia di Comuni e la maggioranza delle Regioni italiane. Certo, ci sono differenze tra di noi", spiega durante un'intervista rilasciata al "Corriere del Trentino", "ma è naturale che sia così, altrimenti saremmo un partito unico".

Duro l'attacco al presidente del Consiglio ed al "teatrino" da lui allestito con gli Stati generali. "La coalizione è compatta e lo dimostra anche il no agli Stati generali: un’inaccettabile messinscena, aperta peraltro dai rappresentanti di Commissione europea, Bce e Fondo Monetario, cioè la cara vecchia Troika", affonda il presidente di FdI. "Sono sempre più fiera di non aver accettato di partecipare a questa assurda messinscena, utile solo all’ego di Conte mentre ci sono milioni di italiani che non sanno come arrivare a fine mese".

Su precisa domanda del giornalista, poi, la Meloni ha toccato anche il delicato tema delle prossime elezioni amministrative, di cui ancora non esiste alcuna certezza.

"Per noi si poteva votare anche a luglio, sarebbe bastato saperlo in tempo. Ma ora che non è più possibile farlo, abbiamo chiesto in Parlamento di non votare prima del 27 settembre, per evitare ad esempio di mettere definitivamente in ginocchio il turismo con la campagna elettorale", ha spiegato la leader di Fdi, per poi riservare una stoccata alla maggioranza. "Ma al Pd e ai Cinquestelle non è interessato nulla, perché loro si preoccupano solo dei giochi di palazzo".

Un'osservazione anche sul suo ruolo di leader politico in un mondo, quello nello specifico di Fratelli d'Italia definito "patriarcale" dal giornalista. "Le sembrerà strano ma la verità è che c’è molto più rispetto per le donne a destra che a sinistra, che spesso utilizza la questione femminile strumentalmente e per fare propaganda. Non è un caso che io sia l’unico segretario di partito donna in Italia. Ricopro questo incarico grazie al mio lavoro e ho la fiducia degli uomini e delle donne di Fratelli d’Italia per le mie capacità, non per il mio sesso.

A destra è il merito a fare la differenza", ha detto in conclusione la Meloni con orgoglio.

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