Coronavirus

Ponza chiede più polizia e blocca i turisti in barca: "Vietato scendere a terra"

Difficile controllare l’isola, troppi turisti. Chi arriva in barca deve restarci, salvo autorizzazione

Ponza chiede più polizia e blocca i turisti in barca: "Vietato scendere a terra"

Troppe poche le forze dell’ordine sull’isola di Ponza per riuscire a controllare tutti i turisti che in questi giorni stanno affollando il luogo. Da questa impossibilità è nata l’ordinanza del sindaco, Franco Ferraiuolo, che vuole cercare di evitare pericolosi assembramenti e rischio quindi elevato di contagi. Chi arriva in barca deve restare a bordo. “Il nostro è un turismo di prossimità, ci sono ragazzi di Roma ma anche del resto del Lazio e della Campania” ha spiegato il primo cittadino. E con soli 8 vigili urbani e 6 steward, che all’una di notte terminano il loro turno lavorativo, controllare l’isola risulta davvero difficile.

A Ponza è vietato scendere dalla barca

Come riportato da Il Mattino, il sindaco aveva chiesto al questore di Latina di inviare a Ponza rinforzi, ma non vuole neanche militarizzare l’isola. E così si è arrivati a una nuova ordinanza che prende di mira i turisti che raggiungono il luogo a bordo di una barca. Vietato quindi sbarcare a coloro che arrivano “sulle unità da diporto alla fonda nelle acque circostanti il territorio del Comune di Ponza, salvo per comprovati motivi di urgenza”. Lo sbarco potrà avvenire solo previa autorizzazione e in fasce orarie prestabilite. Saranno possibili solo due approdi e l’uso della mascherina è obbligatorio nelle strade strette.

Sulla spiaggia libera di Sabaudia invece nessun problema, il posto c’è, eccome. A patto che prima di accedervi vengano rilasciate generalità e codice fiscale. Una volta entrati, praticamente i controlli non ci sono più. Solo da ieri, domenica 19 luglio, sono arrivati l’App per prenotarsi e un kit per il distanziamento: un sacco di juta con all’interno un cordino da riutilizzare. Sulla spiaggia però gli ombrelloni sono attaccati. Si scende con la mascherina e poi la si toglie.

A Sabaudia sono arrivati App e kit

Il primo cittadino Gianna Gervasi ha però voluto sottolineare che “le precauzioni sono necessarie, i controlli li facciamo, ma vogliamo anche che ci si possa godere il mare nel miglior modo possibile”. Il sindaco ha inoltre spiegato che la prenotazione serve per controllare gli accessi, e il codice fiscale, legato alla tessera sanitaria, aiuta a risalire a monitorare la situazione. C’è però stato il caso di un soggetto indiano risultato positivo che sta preoccupando non poco autorità e turisti ma, come spiegato dalla Gervasi “si tratta di un caso al momento isolato, la Asl è al lavoro per ricostruire tutti i contatti e c’è collaborazione della comunità indiana che ha rinunciato al rito religioso settimanale in via precauzionale e sta aiutando nel ricostruire i contatti”.

Situazione diversa per quanto riguarda gli stabilimenti balneari, nei quali è meno complicato controllare e far rispettare le regole. Si accede in seguito alla rilevazione della temperatura corporea e con mascherina, ombrelloni e sdraio sono distanziati tra loro. Nessuno però sembra aver visto controlli. Il luogo dove viene registrato maggior assembramento è la Strada Lungomare.

Qui la zona è letteralmente presa d’assalto dai turisti che cercano parcheggio e un posto in riva al mare.

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