Due gruppi criminali che, su entrambe le sponde dello Ionio, operavano per favorire il transito illegale di migranti nel nostro territorio.
Le indagini compiute sia in Italia che in Grecia, hanno portato alla scoperta di due diverse bande che, in accordo tra loro, riuscivano a far arrivare lungo le coste salentine decine di soggetti con i cosiddetti “sbarchi fantasma”.
Il blitz operato nelle scorse ore tra il Salento e la Grecia ha smascherato i due sodalizi criminali, composti complessivamente da 13 persone. Sette di loro operavano in Italia, sei invece nel paese ellenico. Tutti adesso sono stati sottoposti a provvedimenti di custodia cautelare.
Nel nostro paese, in particolare, il gip del tribunale di Lecce ha emesso le ordinanze di custodia, su richiesta dei magistrati della Dda, ai soggetti sospettati di far parte dei gruppi criminali in questione. Contemporaneamente, in Grecia la procura del tribunale di Atene ha operato analoghi provvedimenti contro i cittadini ellenici coinvolti.
Le indagini dunque, hanno visto un’intensa collaborazione tra gli inquirenti italiani e quelli greci. Nel nostro paese, le inchieste sono state portate avanti dalla Guardia di Finanza ed infatti il blitz scattato alle prime luci dell’alba ha visto il coinvolgimento di almeno 100 agenti del Comando Provinciale di Lecce e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma della Guardia di Finanza (Scico).
I due gruppi criminali smantellati dall’operazione, collaboravano da diverso tempo ognuno con un suo specifico ruolo: c’è chi infatti, all'interno delle organizzazioni coinvolte, si occupava della logistica, chi invece del reclutamento dei migranti, chi pensava ai nascondigli in cui ripararsi dopo gli sbarchi.
Una vera e propria alleanza, che ha permesso l’approdo irregolare di decine di persone soprattutto negli ultimi mesi. Nel Salento, così come in Calabria, sono diversi gli sbarchi fantasma notati a partire dalla scorsa estate. Un fenomeno che iniziava a preoccupare, anche perché quasi sempre dei migranti sbarcati non rimaneva traccia.
Secondo gli investigatori, dietro questi sbarchi c’era per l’appunto la mano delle due organizzazioni criminali i cui membri chiedevano ad ogni migrante parecchi soldi per poter compiere la traversata. Un business redditizio, specie da quando la rotta orientale delle migrazioni nel Mediterraneo è tornata nuovamente ad essere la tre più frequentate.
La rotta greca sgominata quest’oggi, altro non è infatti che l’ultima tappa di un flusso migratorio originato dal territorio turco. Dai porti della penisola anatolica affacciati sul Mediterraneo, soprattutto da luglio in poi sono tornati a partire decine di barconi i quali o raggiungono le isole elleniche dell’Egeo oppure arrivano direttamente in Italia.
Tra chi ha raggiunto la Grecia, alcuni hanno poi deciso di proseguire, grazie alla rotta organizzata dalle due bande scoperte nelle scorse ore, verso il nostro paese imbarcandosi dalle spiagge elleniche dello Ionio.
L’operazione odierna, compiuta anche con la collaborazione degli agenti
dell’Europol, ha mostrato ancora una volta come la rotta orientale delle migrazioni non è affatto da sottovalutare e come, soprattutto, il problema dell’immigrazione in Grecia coinvolge anche il nostro paese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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