Politica

"Premier Antonio Conte": gaffe clamorosa dei dem

L’errore è stato compiuto dai consiglieri Regionali del Pd della Lombardia che hanno firmato un documento nel quale si cita Antonio Conte come premier e non Giuseppe

"Premier Antonio Conte": gaffe clamorosa dei dem

Forse sarà stata l’astinenza da calcio oppure il desiderio di un cambio in panchina, in questo caso sarebbe più giusto dire sulla poltrona, fatto sta che l’errore compiuto dai consiglieri Regionali del Pd della Lombardia è clamoroso. In una interrogazione a risposta immediata in aula presentata dagli esponenti dem, il premier Giuseppe Conte è divenuto Antonio Conte. Un lapsus che qualche sorriso lo suscita. Il primo, infatti, è il presidente del Consiglio mentre il secondo è lo stimato allenatore dell’Inter.

I consiglieri del Pd avevano portato in aula il caso dell’Assessore allo sviluppo economico, Alessandro Mattinzoli, che aveva usato parole piuttosto colorite contro il presidente del Consiglio. Gli esponenti dem, nella interrogazione a risposta immediata hanno chiesto al presidente Fontana cosa ne pensasse e quali azioni intenda intraprendere rispetto alle affermazioni del suo Assessore.

Mattinzoli nei primi giorni di marzo 2020 è risultato positivo al Covid-19; all’aggravarsi delle sue condizioni, ha trascorso un periodo di ricovero presso le strutture ospedaliere di Regione Lombardia. L’esponente della giunta aveva attaccato il governo lasciandosi andare a dure dichiarazioni contro il premier. "... O vi dico una cosa; non sono mai stato per la pena di morte, mai stato violento, sono contro ogni forma di violenza, ma mi auguro che Conte, finita questa emergenza, venga e ne prenda tante...", è una delle sue frasi riportate nel documento firmato dai consiglieri dem.

Il seguito, l’Assessore aveva chiesto scusa parlando di un pensiero dettato stato psico-fisico precario. Ma il 25 aprile, lo stesso Mattinzoli è di nuovo tornato alla carica criticando le misure prese dal governo per limitare il contagio da Covid-19, misure che in alcune circostanze Regione Lombardia voleva più restrittive: "Oggi 25 aprile 2020- ha dichiarato l’Assessore- mi domando se non sia una grande presa in giro parlare di libertà per come siamo trattati da cittadini, da lavoratori, da imprenditori e da contagiati...., ....Siamo passati da una ridicola par condicio a uncondicio, vuol parlare solo lui.., mi chiedo che differenza c'è oggi tra noi e un regime totalitario: forse il vestito elegante da avvocato rispetto alla camicia hawaiana?".

Così i consiglieri del Pd Fabio Pizzul, Angelo Orsenigo, Matteo Piloni, Jacopo Scandella, Giuseppe Villani hanno firmato un documento per l’interrogazione in aula per conoscere cosa farà Fontana con l’Assessore. E qui, come si legge nel documento 1178 con l’ordine del question time del 4 maggio, ecco l’errore. "In data 25 aprile, lo stesso Assessore ora fortunatamente ripresosi dalla virus, affidava ad un video un’altra dichiarazione ripresa da più organi di stampa nella quale, riferendosi al Presidente del Consiglio Antonio Conte e alle misure prese dal Governo per limitare il contagio da Covid-19…"

Come si legge, Giuseppe è diventato Antonio. Un semplice lapsus. O forse un augurio di chi confida più nelle capacità del tecnico nerazzurro rispetto a quelle del premier. Vi è una unica cosa che unisce Giuseppe e Antonio: la Regione di nascita. Entrambi, infatti, sono pugliesi. L’allenatore nerazzurro ha vinto tanto in carriera e stava dimostrando il suo valore anche nella "pazza" Inter. Il premier, relativamente da poco sulla scena politica, secondo gli ultimi sondaggi ha un alto indice di popolarità ma si trova ad affrontare una situazione di emergenza sanitaria e di crisi economica che potrebbero offuscare la sua immagine. E già ci sono segnali che indicano come le prossime settimane per il presidente del Consiglio la strada sarà in salita.

Antonio, invece, si sta risposando mentre aspetta di sapere se il campionato ripartirà a giugno: suo obiettivo è tentare di strappare lo scudetto ai nemici della Juventus.

Commenti