La previsione di Brusaferro: "Così cambieranno le nostre vite"

Il presidente dell'Iss avverte: "No agli orari di punta in tutte le fasi di vita quotidiana. Dimentichiamo strade e mezzi pubblici affollati"

La previsione di Brusaferro: "Così cambieranno le nostre vite"

Una delle poche certezze è che le nostre vite saranno molto diverse rispetto a quelle di qualche settimana fa: convivere con il Coronavirus e rispettare rigorosamente le regole nel corso della fase 2 sarà fondamentale per tornare alla normalità il prima possibile. Al momento l'R0, ovvero il tasso di contagiosità, è inferiore a uno e dunque la circolazione del Covid-19 è più contenuta: "Con questa logica bisogna muoversi passo dopo passo misurando gli effetti della riapertura con cautela". Bisognerà monitorare ogni azione tracciando i casi e monitorare il numero di ricoverati compatibile con la disponibilità di posti letto. "Due pilastri della ripartenza che richiedono investimenti su medicina territoriale e ospedali. Solo così la riapertura sarà sostenibile ed eviteremmo di tornare sopra l’R0 superiore a 1", ha spiegato Silvio Brusaferro.

Il presidente dell'Istituto superiore di sanità ha invitato alla prudenza, ribadendo che la ripartenza del Paese può avvenire solamente se verranno garantite tutte le condizioni di sicurezza: "Convivere col virus significa riprogettare le giornate. No agli orari di punta in tutte le fasi di vita quotidiana. Dimentichiamo strade e mezzi pubblici affollati". Sullo svolgimento dell'esame di Maturità restano molti dubbi, ma il tema della scuola verrà affrontato "in un secondo momento. Ora l’obiettivo è immaginare da dove cominciare il 4 maggio in sicurezza".

"Evitare eventi di massa"

Si stanno studiando gli strumenti per affrontare la seconda parte dell'emergenza: "Dovremmo avere un quadro generale del Paese, poi sta alla capacità dei contesti locali attrezzarsi con strumenti di monitoraggio adeguati per prevenire nuovi focolai". Le riaperture dovranno essere dettate non da quanto il virus ha circolato in una determinata area, ma dalle capacità di intervenire sul territorio: "Il presupposto è la velocità nell’intercettare rapidamente la ripartenza della curva epidemica, poi può entrare in gioco il criterio epidemiologico. Il presupposto è poter arrivare prima". Un'altra questione aperta riguarda lo sport: "Gli eventi di massa nei prossimi messi sono da evitare. Folle che si riuniscono è uno scenario inimmaginabile. Pagheremmo un prezzo molto alto".

Anche perché ognuno dovrà rinunciare a qualcosa. Come ad esempio al mare, anche se tra barriere in plexiglass, distanziamento, igienizzanti e mascherine si potrebbe dar vita alla nuova stagione estiva italiana: "Il sole si può prendere in tanti modi, anche in terrazzo. La mia è una battuta. La risposta seria è che non si può pensare ad aree affollate". Brusaferro, nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha parlato degli anziani, che rappresentano la categoria più fragile e perciò vanno "protetti nella mobilità e negli accessi ai luoghi pubblici specie nella fase iniziale senza limitare troppo la loro autonomia, ma supportandoli a casa con servizi a domicilio".

Infine è stata allontanata (almeno per il momento) l'ipotesi di patenti di immunità per i lavoratori positivi ai test rapidi sierologici: "Ora non disponiamo di test affidabili. Magari tra qualche tempo avremo nuove evidenze per prendere decisioni diverse".

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