Coronavirus

La previsione: "Quando può scendere la curva"

Contagi più di 10 volte maggiori rispetto all'estate dell'anno scorso ma i ricoveri meno del doppio. L'esperto: "In dieci giorni vedremo l'effetto del Green Pass, intanto a settembre..."

La previsione: "Quando può scendere la curva"

Quando siamo ormai al giro di boa dell'estate, possiamo dire senza il pericolo di essere smentiti che in questa stagione, a differenza di quella passata, il Covid-19 non è mai andato in vacanza, anzi: se l'anno scorso i contagi dal 22 giugno al 16 agosto sono stati circa 15mila, nello stesso periodo del 2021 il numero è di quasi 190mila, più di 10 volte maggiore.

Il ruolo della variante Delta

Rispetto al ceppo originario ed alla variante inglese che è circolata per buona parte dello scorso autunno-inverno, la variante Delta è la mutazione più contagiosa tra tutte quelle che ha fatto il virus finora. Proprio perché non si tratta di una banale influenza, in questa circostanza la stagionalità non ha potuto far nulla: raggi solari e temperature record non hanno fermato la pandemia in Italia. Anzi, quasi come un paradosso, la Sicilia che quest'anno ha subìto svariati giorni con temperature sopra i 40 gradi, è una delle tre regioni dove il Covid circola maggiormente e la prima che tornerà a "vestirsi" di giallo nei prossimi giorni. "E da quel punto di vista è andata meglio di altri Paesi, come il Regno Unito e la Spagna, che hanno visto molti più casi giornalieri di noi a causa della variante", spiega Roberto Battiston, professore di Fisica all'Università di Trento che da mesi studia l'andamento dell'epidemia.

"Ringraziamo i vaccini"

Se i contagi rispetto all'estate 2020 sono enormemente di più, enormemente basso si mantiene il numero di ospedalizzazioni e terapie intensive grazie all'arma principale che abbiamo per sconfiggere il virus, il vaccino. Chi si ammala gravemente, quasi nel 100%, non aveva fatto il vaccino o si trovava soltanto con la prima dose. "Di questo dobbiamo ringraziare il vaccino. È tutto merito suo se non abbiamo avuto i numeri degli altri. E noi subito prima dell'arrivo della Delta eravamo riusciti a far scendere la curva", ha affermato l'esperto a Repubblica. I casi, salgono ma con un tasso di crescita molto inferiore rispetto a quello di luglio: nella settimana appena conclusa, le Regioni hanno contato 44.335 nuovi positivi contro i 41.097 dei sette giorni tra il 2 e l'8 agosto con un incremento del 7,8%, più o meno identico a quello precedente Numeri molto lontani dai tassi del mese scorso che hanno superato il 100%, hanno cioé visto il raddoppio dei positivi in una settimana.

"Curva in attenuazione, merito del Green Pass"

L'Italia, dunque, è in una fase di lenta ma costante decrescita. "Vediamo una prima indicazione di attenuazione della curva - dice Battiston - e anche in questo caso dobbiamo ringraziare il vaccino. Ora ci aspettiamo che inizi una riduzione dei casi ed è ragionevole pensare che in questo il Green Pass obbligatorio giocherà un ruolo importante. Gli effetti della misura comunque li capiremo tra una decina di giorni". Un calo del numero dei contagi sarebbe importantissimo in vista di settembre, quando con la riapertura delle scuole gli esperti si aspettano che la circolazione torni ad aumentare, anche se si sta lavorando per vaccinare il più possibile i ragazzi tra i 12 e i 18 anni consentendo l'accesso diretto agli hub senza bisogno di prenotazione. Ed i ragazzi, spesso più responsabili dei propri genitori, come ci siamo recentemente occupati, stanno rispondendo presente.

La "previsione" per l'autunno

Continuando così le cose, come potrebbe essere l'andamento della pandemia non appena riapriranno scuole ed uffici? "Non è facile fare previsioni su settembre - afferma ancora Battiston - Speriamo intanto nell'effetto Green Pass e andiamo avanti più veloce possibile, come Bersaglieri, con la vaccinazione. Se riuscissimo a fare 150 mila prime dosi al giorno, in un mese arriveremmo a 4,5 milioni, cioè coinvolgeremmo quasi la metà delle circa 11 milioni di persone ancora scoperte, oltre a chi ha tra 0 e 11 anni". Se tra i casi di quest'anno e quelli dell'anno scorso c'è un'enorme differenza, visto che sono stati oltre 12 volte in più, lo stesso non si può dire dei ricoveri. Come detto prima, questo è un altro chiaro effetto della vaccinazione: dal momento che i più coperti sono gli anziani e i fragili, l'infezione riguarda soprattutto i giovani che più difficilmente finiscono in ospedale. L'anno scorso si erano toccati un minimo di 748 (il primo agosto) e un massimo di 2.462 (il 21 giugno) ricoveri al giorno nel periodo considerato, quest'anno i due dati sono 1.242 (il 15 luglio) e 3.738 (ieri). Sono più alti ma in proporzione molti di meno rispetto ai nuovi casi, non arrivano nemmeno al doppio.

Il vaccino funziona e salva le vite, anche questa ne è la prova provata.

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