Cronache

Primo maggio di scontri: 10 agenti feriti a Torino, tensioni coi No Green Pass a Trieste

Dieci agenti sono rimasti feriti durante gli scontri al corteo del primo maggio di Torino. Matteo Salvini: "Lavoratori in divisa contro imbecilli"

Primo maggio di scontri: 10 agenti feriti a Torino, tensioni coi no Green Pass a Trieste

Dieci agenti feriti. È il bilancio delle forze dell'ordine rimaste ferite questa mattina a Torino durante gli scontri al corteo del primo maggio. Nello specifico, si tratta di 9 poliziotti appartenenti al Reparto mobile e di un funzionario. Le tensioni si sono verificate all'inizio di via Roma, quando lo spezzone sociale che chiudeva il corteo partito da piazza Vittorio ha tentato di forzare il cordone di forze dell'ordine per raggiungere piazza San Carlo dove erano in corso gli interventi istituzionali. "Festa del Primo Maggio a Torino. Da una parte dei lavoratori in divisa. Dall'altra degli imbecilli. 1 maggio Festa del lavoro", ha commentato su Twitter il leader della Lega Matteo Salvini.

Il contro comizio

Un doppio palco e un doppio corteo. Da un lato quello ufficiale, in Piazza San Carlo; dall'altro quello promosso dallo spezzone sociale, che da sempre raccoglie la frangia ribellistica dei partecipanti, e i centri sociali. Il contro comizio ha avuto luogo in corso Roma, pressapoco alle ore 12. A salire sul palco, allestito all'occorrenza da Rifondazione, è stato per primo Angelo D'Orsi candidato a sindaco di Torino Angelo D'Orsi, che ha invocato lo "sciopero generale" contro la guerra. Poi è stata la volta di Gastone Cottino, 97 anni, partigiano e docente di diritto commerciale. "Qui vogliono mettere in discussione i nostri diritti costituzionali. - ha detto Cottino dal palco -Non ho mai visto nulla di così vergognoso. Noi siamo per la pace non per la guerra".

Gli scontri

Come ogni anno, non sono mancate le tensioni. Gli scontri tra forze dell'Ordine e lo spezzone sociale si sono verificati attorno alle 11.30, sotto i portici di via Roma, all'altezza di via Cesare Battisti. Alcuni manifestanti hanno provato a sfondare il cordone della polizia con i bastoni delle bandiere. Dopo aver tentato invano acquietare i contestari, i poliziotti hanno risposto all'assalto. "Vergona!". "Chi è in piazza San Carlo è complice della guerra". E ancora: "Via, via polizia", sono stati i cori che si levavano dal fondo del corteo mentre alcuni agenti venivano colpiti. Come ben riporta il quotidiano La Stampa, il contro corteo era stato annunciato sui social nei giorni scorsi dal centro sociale Askatasuna e dal Fronte di gioventù comunista.

Gli agenti feriti

Nel corso delle tensioni dieci agenti sono rimasti feriti. Si tratta di 9 poliziotti appartenenti al Reparto mobile e di un funzionario. La Digos ha dichiarato di aver individuato 145 antagonisti. Nei prossimi giorni saranno effettuati accertamenti "per risalire ai responsabili degli scontri". I poliziotti aggrediti hanno riportato, per fortuna ferite di lieve entità e giudicate guaribili in pochi giorni.

La solidarietà agli agenti feriti

"Esprimo la mia solidarietà e vicinanza al funzionario e agli agenti della Polizia di Stato rimasti feriti durante alcuni disordini a Torino", ha dichiara il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ribadendo come "siano inaccettabili le aggressioni nei riguardi delle forze di polizia, impegnate a tutelare la sicurezza dei cittadini ed oggi, in particolare, a garantire l'ordinato svolgimento delle tante manifestazioni pubbliche indette per celebrare la Festa dei lavoratori". "Anche quest'anno, come da tanti anni, gruppi violenti hanno turbato il 1 maggio a Torino, confermando di non avere nulla a che vedere con i lavoratori che invece sanno bene chi sta dalla loro parte. Solidarietà agli agenti feriti", ha scritto su Twitter, Piero Fassino, Presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati. "Buon primo Maggio ai nostri meravigliosi servitori dello Stato che anche oggi sono sulle strade e nelle piazze a garantire sicurezza e legalità, in alcuni casi, come a Torino, rimanendo feriti per assicurare il buon andamento delle manifestazioni", ha commentato il Sottosegretario all'Interno Nicola Molteni. "Aggressioni come quella di oggi da parte da parte dei soliti odiatori e professionisti della violenza - ha poi proseguito -, vanno fermamente e duramente condannate. Intimidazioni e violenza contro le Forze di Polizia sono inaccettabili: chi colpisce un poliziotto o un operatore in divisa colpisce tutto lo Stato. E proprio alle donne e agli uomini della sicurezza pubblica, che ogni giorno sono al servizio del Paese e dei cittadini con coraggio e senso del dovere, vogliamo ribadire rispetto e gratitudine, sempre". Solidarietà anche dal Pd: "I facinorosi, i violenti e i provocatori non hanno nulla a che vedere con i lavoratori, con la democrazia e con il primo maggio", ha tweettato Enrico Borghi, responsabile sicurezza Pd.

Tensioni anche a Trieste

Tensioni anche a Trieste dove a più riprese si sono scontrati sindacalisti e No Green pass alla manifestazione a cui partecipavano oltre tremila persone. I no vax hanno contestato duramente le sigle sindacali, accusandole di non aver difeso i lavoratori contro le misure anti Covid e hanno tentato di impedire che il corteo avanzasse. Soltanto l'intervento di polizia e carabinieri ha evitato che la situazione degenerasse tenendo separati i gruppi, anche se - poco dopo - si sono verificati scontri proprio tra No Pass e forze dell'ordine. Il corteo è quindi sfilato in centro senza problemi ma, una volta in piazza Unità d'Italia, dove si sono svolti gli interventi da un palco, i due gruppi sono di nuovo venuti a contatto e ci sono stati scontri con calci e pugni.

Un improvviso acquazzone si è abbattuto sulla città disperdendo tutti i partecipanti.

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