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Privacy, l'organismo Ue apre un'indagine su Google: sotto accusa la geolocalizzazione

L'organismo indipendente irlandese, dopo varie segnalazioni, sta indagando sui dati raccolti per le geolocalizzaioni. In corso, ci sono oltre 20 inchieste su multinazionali come Twitter, LinkedIn, Apple e Facebook

Privacy, l'organismo Ue apre un'indagine su Google: sotto accusa la geolocalizzazione

La commissione indipendente irlandese per la protezione dei dati (il DPC), dopo una serie di segnalazioni e di denunce nei confronti di uno dei giganti del web, ha avviato un'indagine sul trattamento dei dati di localizzazione da parte di Google. Secondo quanto riportato da La Stampa, l'istituzione avrebbe subito chiarito la motivazione della sua posizione in una dichiarazione: "L'indagine si prefigge di stabilire se Google ha una base legale valida per il trattamento dei dati di localizzazione dei suoi utenti e se rispetta i suoi obblighi di trasparenza, in quanto responsabile del trattamento dei dati". Al centro delle proteste, ci sarebbe il servizio di geolocalizzazione, il giudizio di legalità sul modo in cui Google procede al trattamento dei dati relativi alla posizione delle persone e la trasparenza del meccanismo di raccolta.

A cosa serve l'organismo

Il DPC è il principale organismo europeo che si occupa di controllare i dati per un certo numero di grandi imprese hi tech statunitensi, che hanno sede in Irlanda, in base al regime "One Stop Shop" del regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell'Unione europea. Le regole in questione prevedono multe per violazioni fino al 4% delle entrate globali di una società o 20 milioni di euro (che corrispondono a circa 22 milioni di dollari), a seconda di quale dei due importi risulta più alto.

Le segnalazioni inviate

Il DPC, in queste ore, avrebbe dichiarato di aver "ricevuto una serie di reclami da varie organizzazioni di consumatori in tutta l'Unione europea, in cui sono state sollevate preoccupazioni riguardo al trattamento dei dati di localizzazione da parte di Google". Nel mese di maggio, in seguito ad altre segnalazioni, l'organismo ha aperto la sua prima indagine su Google di Aphabeth Inc, proprio sul trattamento dei dati personali a fini pubblicitari. Il DPC, attualmente, ha in corso oltre 20 indagini su larga scala su imprese tecnologiche multinazionali, tra cui anche Twitter, LinkedIn, Apple e Facebook.

La replica di Google

In seguito alla decisione dell'apertura dell'inchiesta, da Google fanno sapere di essere pronti ad aiutare nello svolgimento delle verifiche: "Le persone dovrebbero essere in grado di comprendere e controllare il modo in cui aziende come Google utilizzano i dati di localizzazione per fornire loro i servizi. Collaboreremo pienamente con l'ufficio della Commissione in Iralnda nella sua inchiesta e continueremo a lavorare a stretto contatto con le autorità di regolamentazione e le associazioni dei consumatori in tutta Europa". E ancora: "Nell'ultimo anno abbiamo già apportato diverse modifiche ai prodotti per migliorare sia il livello di trasparenza, sia il controllo dell'utente sui dati relativi alla localizzazione".

Che cos'è la DPC

La Data Protection Commission è un'autorità nazionale indipendente responsabile del rispetto di uno dei diritti fondamentali dei cittadini dell'Unione europea di proteggere i propri dati personali.

Si tratta di un'autorità di controllo irlandese per il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). Olrtre a vigilare su eventuali abusi da parte di multinazionali in rete, l'organismo possiede anche funzioni e poteri relativi ad altri importanti quadri normativi.

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