Una rivincita che farà storia e - si spera - giurisprudenza. Un notaio di Sassari, in Sardegna, è riuscito nell'impresa di ottenere da Equitalia un assegno di 40mila euro: il frutto di una sentenza della Commissione provinciale tributaria che ha stabilito che l'Agenzia di riscossione delle imposte avrebbe commesso, per usare le parole della Nuova Sardegna, un "abuso del diritto".
Tutto nasce da un debito di 52mila euro, contratto dal professionista nel 2010. A cui è seguita l'azione di Equitalia, che ha messo sotto ipoteca 33 beni immobili del notaio, per un valore di svariati milioni di euro. Ville, terreni, casolari, perfino una moto Bmw del 1999 e uno scooter.
Un totale corrispondente a una somma
decisamente superiore al debito contratto dal notaio. Il quale, decisamente irritato, ha prima saldato la propria pendenza col Fisco e quindi ha fatto ricorso alla Commissione tributaria.Pur dopo cinque anni, i giudici hanno stabilito che Equitalia abbia ipotecato "beni di valore notevolmente superiore all'ammontare del credito che si intendeva garantire": "È certo - scrivono i magistrati nella sentenza - che vi fosse la consapevolezza, da parte di chi ha effettuato le iscrizioni ipotecarie, che il valore degli immobili fosse di molte decine di volte superiore al credito vantato"
Quindi la decisione che fa notizia: l'agenzia di riscossione dovrà versare al notaio 40mila euro. Mettere i sigilli a tutto il patrimonio dell'uomo non ha pagato. Anzi.
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