Coronavirus

Quanto paga lo Stato per ogni tampone fatto

Ecco quanto costa davvero alle casse dello Stato ogni singolo tampone che viene fatto in queste settimane

Quanto paga lo Stato per ogni tampone fatto

Aumenta a dismisura il numero di tamponi effettuati negli ultimi giorni e settimane. Lievitano così i costi che deve affrontare la sanità pubblica, ben al di sopra di quelli affrontati ad inizio pandemia dato il maggior numero di test effettuati. Nei drive in e negli ospedali i tamponi sono gratuiti. Vi si accede in presenza di sintomi legati al Covid-19, in caso di contatti stretti con un positivo e in via di controllo dopo essere già risultati positivi. Solo ieri, 22 ottobre, sono stati effettuati 170.392 tamponi. Ma quanto costa ogni tampone fatto? 35 euro l’uno, compresa la raccolta del campione, il testing e la refertazione, stando ad uno studio dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell’Università Cattolica Campus di Roma, ma la stima potrebbe essere fin troppo ottimistica.

La voce di costo certa che pesa nella spesa totale a carico dello Stato è quella legata al kit (tampone + reagente) - che si aggira tra i 18 e i 25 euro. A questa va poi aggiunto il costo del personale e dei relativi dispositivi di protezione utilizzati, insieme all’impatto sul carico di lavoro per i laboratori di microbiologia, incaricati di individuare l’esito.

L’aumento del numero dei test effettuati nelle ultime settimane pone quindi un sensibile aumento delle spese a carico del servizio sanitario, insieme a un grave problema di reperibilità dei materiali necessari. Se nelle settimane del lockdown ogni positivo aveva necessariamente un minor numero di contatti diretti, oggi le persone da controllare per ogni caso di positività accertata è aumentato in maniera esponenziale, impattando al rialzo sui costi generali per il tanto necessario servizio di screening.

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