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Quegli auguri a un papà molto speciale

A pagina 9 del Giornale abbiamo una "pubblicità". Regolarmente pagata, peraltro. Dentro non c'è esattamente un "consiglio per gli acquisti", come direbbe Maurizio Costanzo, bensì un biglietto di auguri.

Quegli auguri a un papà molto speciale

A pagina 9 del Giornale in edicola oggi abbiamo una «pubblicità». Regolarmente pagata, peraltro. Dentro non c'è esattamente un «consiglio per gli acquisti», come direbbe Maurizio Costanzo, bensì un biglietto di auguri. Oggi è la festa del papà, per chi se lo fosse scordato. E a celebrare il padre è Pier Silvio Berlusconi. L'amministratore delegato di Mediaset non è nuovo a questi romanticismi filiali, però ogni volta ci manda il cuore a sbattere contro le tonsille. Per tanti motivi. A ognuno che legge il proprio, supponiamo. Intanto perché ormai Pier Silvio non solo è adulto, è padre a sua volta. Eppure gli sale questa tenerezza d'appartenenza. «Facile, con un padre come il suo», dirà qualcuno. Facile niente, invece, diciamo noi. Da adulti si pattina sui litigi, si diventa porte chiuse della stessa soffitta, si capisce che essere felici non è né facile, né banale come sembra. Ci sono tanti incastri che non entrano, tanti silenzi che non si sa interrompere e il pudore, di solito, batte la tenerezza. Invece a lui invidiamo la capacità di mettere da parte ciò che ci frena e di non sprecare il tempo. Gli invidiamo il fatto di avere il tetto di suo padre sopra la sua ombra, e di saper godere del fresco che ci sta sotto. Avere un padre da adulti ti fa passare una carezza in tutte le ossa, ti fa pace in corpo e non è una fortuna di chiunque. E non è da chiunque saper fare il figlio anche da adulto.

Perciò ci perdoni Pier Silvio se usiamo la sua pagina 9 per fare gli auguri, oggi, a tutti i padri.

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