L’unica grazia che si dovrebbe concedere a un cornuto è la discrezione. Chi scientemente, distrattamente, occasionalmente o sistematicamente tradisce, dovrebbe almeno provvedere a farlo di nascosto, senza testimoni, senza resoconti inopportunamente affidati a terzi, senza tracce di alcun genere tipo foto, messaggi, frequentazioni di luoghi conosciuti dal coniuge, uso del talamo nuziale, tweet di pentimento, interviste sui giornali, indumenti dimenticati in luoghi poco opportuni... Se uno incorna, che almeno lo faccia bene. Un traditore maldestro, o peggio esibizionista, è colpevole due volte: per il fatto di aver ingannato e per il fatto di non aver tutelato almeno l’immagine della persona che ha ingannato (compresa la sua, ma di solito i fedifraghi sono troppo autoriferiti e obnubilati per rendersene conto). L’amore fresco ti fa sentire inviolabile, mentre ai traditi scotta la pelle, brucia lo stomaco e girano le palle. Pensano, si tormentano, sognano amplessi spettacolari nei quali non sono contemplati, corpi avvinghiati, sudati ed esausti, dimestichezze estranee e risate rumorose.
Non hanno voglia di sentirsi spiati dall’ironia altrui, di intercettare con la coda dell’occhio quelli che si danno di gomito al loro passaggio, di ricevere telefonate colme di implacabile compassione. Bisogna essere capaci di tradire, punto.
Gli uomini lo sono meno, come dimostra un sondaggio del sito IncontriExtraConiugali.
com: sembra che solo le donne, una donna su cinque per l’esattezza, sappiano determinare con precisione il giorno in cui il marito le ha tradite. E che il 78% delle signore sarebbero disposte a perdonare se il tradimento non fosse pubblico o sfrontato.
Pubblico e sfrontato è stato quello del «vampiro»Robert Pattinson. Non solo la sua compagna di vita e di set, Kristen Stewart, lo ha tradito a un passo dalle nozze con un regista quarantenne e sposato, ma ha anche lasciato che l’intera faccenda diventasse il gossip estivo di Hollywood. Ha sbattuto le ciglia, piagnucolato, si è scusata l’oca: «Mi dispiace tanto, io amo Robert, lo amo, lo amo, lo amo». E contestualmente lo ha reso un cornuto di portata planetaria. Le fans di Pattinson hanno peròdovuto attendere poco per capire che tipo di carattere scorre nelle vene del vampiro: il sanguigno se n’è andato.
Molto meno sanguigne Maria Shriver (ex solo forse di Arnold Schwarzenegger, perché pare che i due si stiano ravvicinando) e Anne Sinclair (definitivamente ex signora Strauss- Kahn). La prima ha taciuto per anni (e per varie candidature del coniuge) prima di confessare il fatto che sì, lo sapeva bene che il suo maritone aveva intrattenuto una relazione con la domestica ( esteticamente improbabile, diciamocelo) e che da lei aveva avuto addirittura un figlio illegittimo. E che siccome i suoi di figli erano ormai cresciuti e Schwarzenegger non era più in politica, il suo ruolo di taciturna terminava lì. La seconda ha aspettato diligentemente di trarre in salvo il marito (ex direttore del Fondo Monetario Internazionale) dalla brutta accusa di stupro nei confronti di una cameriera del Sofitel di New York. Si è sciroppata anche il racconto di tutte le altre donne che, sull’esempio della cameriera, hanno raccontato ai giornali di essere state con suo marito, è stata descritta come un’eroina d’acciaio, ma poi se n’è andata ed è diventata direttrice dell’edizione francese dell’ Huffington Post .
Sienna Miller aveva perdonato Jude Law dopo la scappatella con la baby sitter (una versione con più carne e meno glamour della stessa Sienna). Anche quella volta, lui aveva pensato bene di chiederle pubblicamente scusa (e di conseguenza di ammettere pubblicamente). Poi c’erano state le foto dei due attori inglesi mano nella mano, abbracciati, riappacificati. Ma non è durata. Come per Hugh Grant e Liz Hurley.C’è chi dice che lei lo rimpianga ancora (malgrado matrimonio milionario e figli) ma nel 2000, dopo tredici anni di relazione, aveva deciso di piantarlo per colpa di una scappatella (e di un arresto) con una squillo raccontatada tutta la stampa e mai digerita malgrado inutili tentativi.
Beh poi naturalmente c’è Hillary: brutta botta anche per lei.
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