Guerra in Ucraina

"Questa è una guerra vera". Giletti sbotta in diretta contro il russo

Il conduttore di Non è l'arena furioso contro il giornalista russo Dmitry Kulikov: "Non chiamandola guerra insulta la sua intelligenza, questa è una guerra vera"

"Questa è una guerra vera". Giletti sbotta in diretta contro il russo

Sullo sfondo del conflitto militare si consuma anche una guerra di propaganda, con l'utilizzo di una comunicazione che tende a interpretare la realtà dei fatti solamente con la propria lente. E così c'è anche una battaglia relativa all'uso corretto e preciso delle parole: quella tra Ucraina e Russia è comunemente chiamata guerra, ma Mosca l'ha voluta da sempre definire come una operazione speciale. Una linea che viene seguita ancora oggi, dato che i russi si guardano bene dal ricorrere al termine "guerra" per parlare di quanto sta avvenendo ai danni di Kiev.

Su questo fronte si è verificato uno scontro nell'ultima puntata di Non è l'arena, che si è occupata dell'analisi della situazione e degli sviluppi del conflitto militare. Il giornalista russo Dmitry Kulikov, ospite del programma, ha continuato a parlare di operazione speciale piuttosto che di guerra: una decisione che ha rivendicato in maniera chiara, evidenziando una differenza giuridica tra le due parole e tra le sostanziali modalità attraverso cui si tengono le ostilità.

Il giornalista russo ha spiegato che con l'espressione guerra si sostiene la volontà di "distruggere il tuo avversario", mentre un'operazione speciale militare "non prevede assolutamente la distruzione totale del tuo avversario" e non è mirata alla popolazione civile. Una tesi che ha fatto perdere la pazienza al conduttore Massimo Giletti, che già in precedenza aveva denunciato l'ipocrisia dei russi in merito all'utilizzo delle parole: "Le città sono distrutte, in quelle città ci sono bambini, donne e anziani massacrati".

È palese che non si tratti solamente di uno scontro chirurgico tra eserciti, come dimostrano i numeri drammatici delle vittime tra la popolazione civile. Per questo motivo Giletti ha incalzato l'ospite russo, restio all'uso del termine guerra nonostante le osservazioni del caso. A quel punto il conduttore di Non è l'arena ha sbottato contro Dmitry Kulikov dopo una serie di dichiarazioni sull'innocenza di Mosca: "Per cortesia! L'ipocrisia che si chiami non guerra francamente fa un insulto alla sua intelligenza. Lei non può fare insulto all'intelligenza chiamando operazione speciale una guerra vera".

Poco prima il giornalista russo aveva avanzato accuse pesanti contro Kiev, sottolineando che i battaglioni nazionalistici "sono chiusi nelle città" e starebbero utilizzando le persone civili "come scudo umano". A ciò si aggiunge il fatto che - a suo giudizio - le truppe ucraine "colpiscono direttamente, anche con dei missili, indipendentemente da dove cadono i loro colpi".

In tal senso ha citato il caso della stazione di Kramatorsk.

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