Rapina Venezia, Damiani: "Così hanno assaltato il negozio"

Tanta paura ma i ladri stavolta sono andati via a mani vuote. Il racconto di Guido Damiani, presidente del gruppo Damiani

(Foto da Wikipedia)
(Foto da Wikipedia)

Tanta paura ma i ladri stavolta sono andati via a mani vuote. La tentata rapina a piazza San Marco a Venezia ha colpito e non poco l'opinione pubblica per un dettaglio abbastanza particolare: il fumo scatenato dai rapinatori con alcuni fumogeni proprio nel cuore della piazza. E a raccontare cosa è successo è proprio Guido Damiani, presidente del gruppo Damiani. La gioielleria colpita è uno dei punti vendita di Diamani. "All'interno del negozio sono entrate due persone. Altre, come mi hanno raccontato i dipendenti, - spiega Damiani - erano all'esterno del negozio per attivare il fumo sulla piazza". Durante la rapina ci sarebbero state alcune minacce ai dipendenti con un'arma: "Uno dei due malviventi ha minacciato i dipendenti. Ma alcune delle persone che lavorano in gioielleria hanno attirato l'attenzione dei clienti che stavano nel ristorante Quadri proprio vicino al negozio. Qualcuno ha notato il blitz e così ha allertato le forze dell'ordine", spiega sempre Damiani al Giornale.it.

E a questo punto arriva il diversivo del fumo: "La mossa era pensata probabilmente per distrarre le forze dell'ordine, infatti il fumo è arrivato mentre i ladri erano ancora dentro al negozio". Poi la fuga: "Subito dopo l'allarme dato dai nostri dipendenti i malviventi si sono dati alla fuga. Adesso faremo un inventario ma abbiamo la sensazione che pensassero ad un colpo ben più grosso finito male".

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