Cronache

Rave party a Viterbo, il campo (devastato) si svuota

Un notevole deflusso nella notte, dopo giorni con migliaia di persone arrivate da tutta Europa. Oltre 2mila coloro che sono stati identificati e più di 700 i veicoli controllati

Rave party a Viterbo, il campo (devastato) si svuota. La Lega: "Lamorgese tace"

Finalmente è iniziato un deflusso di persone nell’area del rave party vicino al lago Mezzano, nel Viterbese, dove nei giorni scorsi è morto un ragazzo di 25 anni. Migliaia di persone erano arrivate da ogni parte d’Europa per partecipare al rave illegale che era stato organizzato.

In 10mila al rave party illegale

Secondo quanto reso noto da fonti della questura di Viterbo, "la pressante attività di mediazione" in corso fin dall'inizio dell'evento, unita a un monitoraggio incessante delle zone di accesso al luogo del raduno, ha consentito un allontanamento controllato dei partecipanti all'iniziativa. Al momento non sarebbero state registrate particolari criticità di ordine pubblico. Il deflusso è andato avanti per tutta la notte, con diversi mezzi in uscita che abbandonavano il raduno musicale attraverso i varchi, tutti presidiati dalle forze dell'ordine. La questura di Viterbo ha inoltre precisato che tutti i mezzi e tutti i partecipanti sono stati identificati.

All’alba, le forze dell'ordine con 300 uomini impiegati tra carabinieri, poliziotti e finanzieri, si sono avvicinate al luogo del rave party, dove era rimasto un numero ormai ridotto di mezzi, circa un centinaio, e di persone, più o meno 200. Tutti i presenti sono stati identificati e invitati ad allontanarsi dagli agenti senza caschi, non in assetto antisommossa, ma con i cani antidroga. L’area verrà liberata completamente nelle prossime ore. Il picco di partecipanti al raduno sarebbe stato raggiunto domenica 15, giorno di Ferragosto, con circa 10mila persone. Poi, nei giorni successivi le presenze sarebbero via via calate tra le 6mila e le 8mila. Nell’area interessata era praticamente stato allestito un enorme campeggio con camper e roulotte, ovviamente non autorizzato.

Controlli e sequestri di furgoni

Sono oltre 2mila le persone identificate e più di 700 i mezzi che sono stati controllati ai posti di blocco di polizia, carabinieri e guardia di finanza. La polizia stradale si sta occupando di controllare tutte le strade limitrofe al luogo dove si è svolto il raduno, sia le strade a lunga percorrenza che le autostrade per verificare eventuali transiti di autoveicoli provenienti dalla festa illegale. In particolare, gli interventi degli agenti hanno interessato il comune di Campi di Bisenzio, sito sulle rive del lago di Bolsena dove si erano radunati un centinaio tra camper e autovetture con a bordo oltre 300 persone, tutte poi allontanate. In mattinata, come comunicato dalla questura di Viterbo, tutta l’area è stata sostanzialmente liberata. Ancora pochi i veicoli presenti, due dei quali abbandonati sul posto e gli altri non funzionanti. Tutti verranno in seguito rimossi con l'ausilio di carro attrezzi.

I servizi di monitoraggio e di controllo effettuati da parte delle forze dell'ordine dei mezzi provenienti dal raduno hanno consentito di fermare due cittadini olandesi e sequestrare loro un furgone con rimorchio contenente del materiale acustico e dei gruppi elettrogeni. Gli agenti hanno in seguito sequestrato anche un altro mezzo pesante sempre con materiale acustico a bordo, questa volta appartenente a due italiani, che sono stati fermati dopo aver tentato di forzare il posto di blocco a uno dei varchi di uscita dall'area del rave party sul lago di Mezzano. I sequestri sono stati effettuati da polizia e Guardia di Finanza.

Un ragazzo morto e almeno 5 ricoverati

La procura di Viterbo ha intanto avviato un fascicolo di indagine relativo alla morte di un ragazzo di 25 anni avvenuta al rave party, al momento si procede per morte come conseguenza di altro reato. Il corpo senza vita del giovane era stato trovato nelle acque del Mezzano, dove il ragazzo era stato visto immergersi precedentemente. I magistrati sono ancora in attesa dei risultati dell’esame autoptico. Altri cinque partecipanti al rave sono stati ricoverati in Pronto soccorso a Pitigliano, comune in provincia di Grosseto, per gli effetti della festa a base di alcool e musica. Come precedentemente detto, al raduno non autorizzato erano arrivati migliaia di giovani provenienti da tutta Europa per raggiungere le campagne di Valentano.

Il rave party ha avuto inizio nella notte tra il 13 e il 14 e, secondo l’idea degli organizzatori, sarebbe dovuto andare avanti per almeno una decina di giorni. Il blitz delle forze dell'ordine è scattato dopo la morte del 25enne, una seconda presunta vittima, due denunce di violenza sessuale e alcuni ragazzi finiti in coma etilico. Nei prossimi giorni si potrà avere un'idea di quante persone presenti abbiano contratto il Covid in piena pandemia. Per il momento sarebbe stato accertato solo un caso, ma a causa del raduno abusivo il numero potrebbe presto aumentare sia in Italia che nel resto d'Europa. E sul caso è intervenuta nuovamente la Lega: "uasi una settimana di raduno non autorizzato in un terreno privato, con migliaia di giovani assembrati, un morto, persone ricoverate in coma etilico, decine di malori, consumo senza limiti di droga e alcol, addirittura un parto, animali morti, camper e tir da tutta Europa.

L'imbarazzo del ministro è comprensibile, dopo le figuracce sul Green pass, le circolari sgrammaticate e l'ammissione sugli sbarchi in costante aumento: ma il silenzio è inaccettabile, soprattutto perché recentemente ha trovato tempo e modo per parlare di ius soli".

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