Cronache

Distrusse le poste e ora dovrà restituire i soldi del reddito di cittadinanza

Il 7 gennaio scorso un 39enne aveva distrutto l'ufficio postale per un ritardo sul sussidio

Distrusse le poste e ora dovrà restituire i soldi del reddito di cittadinanza

Aveva distrutto l'ufficio postale, "colpevole" del ritardo nell'arrivo reddito di Cittadinanza che percepiva. Ora, a distanza di circa un mese, la guardia di finanza gli presenta il conto: 4.469 euro da restituire. L'uomo, difatti, non aveva diritto al RdC perchè aveva dichiarato il falso pur di percepire indebitamente, da aprile scorso, 496 euro al mese.

Il tutto era successo lo scorso a Piove di Sacco, piccolo centro in provincia di Padova dove, presso l'ufficio postale competente si era recato un uomo di origini marocchine di 39 anni per ritirare il suo reddito di cittadinanza. Il dipendete addetto allo sportello gli ha comunicato, però, che il sussidio non era ancora stato accreditato e che avrebbe dovuto aspettare qualche giorno prima di poterli ritirare. A quel punto l'uomo aveva dato in escandescenza iniziando dapprima a inveire contro i presenti per finire, poi, col prendere a calci e pugni le vetrate, i pc e i totem elettronici che servono a prendere il biglietto, oltre a rovinare alcuni arredi dell’ufficio postale.

I dipendenti e il direttore, per evitare ulteriori danni e dato lo spavento che la reazione del marocchino stava suscitando negli altri presenti in coda all'ufficio, avevano allertato le forze dell'ordine che sono prontamente intervenute riuscendo, infine, a bloccare l’uomo che, però, aveva già provocato ingenti danni alla sede delle poste di via Zabarella.

Il video di quanto accaduto era diventato virale suscitando sdegno e sgomento per il comportamento dell'uomo. Ora, a distanza di un mese, ecco la scoperta. Il 39enne aveva dichiarato il falso e di quel RdC per cui aveva sfasciato le poste non aveva nemmeno diritto. Lo straniero, difatti, aveva dichiarato il falso asserendo di avere una residenza e invece era un senza fissa dimora. Nei suoi confronti è scattata anche la denuncia.

Con la sua dichiarazione a partire da aprile scorso l'uomo aveva percepito oltre 496 euro al mese che ora, a seguito dei controlli della guardia di finanza, dovranno essere restituito per un totale di 4469 euro anche se pare davvero difficile capire come farà a ridare indietro il reddito di cittadinanza sottratto alle casse dello Stato e, soprattutto, a chi ha veramente diritto a ricevere quel sussidio.

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