Il regalo di un campionato senza padroni

Sarà pure modesto, ma quanto è vivo il campionato. Sarà mediocre, ma quanto è interessante la Serie A. L'ultima giornata dell'anno ci consegna il torneo più equilibrato degli ultimi dieci anni

Il regalo di un campionato senza padroni

Sarà pure modesto, ma quanto è vivo il campionato. Sarà mediocre, ma quanto è interessante la Serie A. L'ultima giornata dell'anno ci consegna il torneo più equilibrato degli ultimi dieci anni. Cinque squadre in una manciata di punti. Inter, Fiorentina, Napoli, Juventus e Roma. Il Milan sesto, staccato di quattro punti sull'ultimo posto disponibile per l'Europa.Il primo dato è che le grandi, ovvero quelle che storicamente si sono sempre giocate gli scudetti e la Champions League, sono tutte lì. Non accadeva da qualche anno ed era ciò che onestamente la critica s'aspettava. Il Sassuolo e l'Empoli stanno facendo un campionato fantastico, ma avere le sei sorelle (manca ancora la Lazio) tutte insieme è un buon segno per il calcio italiano. L'altro buon segno, per l'interesse, è che andiamo alla pausa natalizia con un livello di incertezza mai visto. E ripetiamo: sarà anche figlio del livellamento verso il basso, ma il risultato è che l'interesse generale è cresciuto. Prova ne è che per la prima volta dopo molto tempo la percentuale di riempimento degli stadi è in crescita rispetto all'anno precedente. E pure gli ascolti tv del campionato funzionano.Non c'è una morale, dietro.

C'è il calcio, il che basta per restare qui ad aspettare il 6 gennaio, cioè la ripresa del campionato, perché è incerto e aperto. Quindi divertente. Al di là del tifo, che dell'interesse giustamente se ne è sempre fregato.

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