Cronache

Faro su Report per le fatture false: ora si muove la Corte dei Conti

La procura regionale della corte dei Conti per il Lazio ha deciso di fare luce sulle presunte fatturazioni fittizie del programma Rai Report

Faro su Report per le fatture false: ora si muove la Corte dei Conti

Proseguono gli accertamenti sulla trasmissione Report, il programma di inchiesta condotto da Sigfrido Ranucci su Rai3. Dopo la pubblicazione del video da parte del quotidiano il Riformista, sul giornalista e sulla produzione si è sollevato un vespaio di polemiche legate al modus operandi per il reperimento delle notizie e dei reportage, spiegato da Ranucci nella stessa clip. A seguito di quanto emerso da quel video, la corte dei Conti ha deciso di aprire un fascicolo per fare luce sulla questione.

Da tempo la trasmissione di Ranucci è al centro dell'attenzione mediatica e il caso delle presunte fatturazioni fittizie di cui il giornalista parla del video, risalente al 2014 ma rilanciato solo di recente dal quotidiano diretto da Piero Sansonetti, corre su un binario parallelo (ma non troppo) rispetto a un altro caso che vede coinvolto Sigfrido Ranucci per alcuni messaggi scambiati con esponenti della politica.

Per quanto riguarda il filmato, che in questi giorni ha scatenato non poche reazioni contrarie da più parti, la procura regionale della corte dei Conti per il Lazio, guidata dal presidente Pio Silvestri, ha deciso di avviare la fase istruttoria per capire come si possano inquadrare le presunte fatturazioni fittizie di cui il conduttore di Report parla nel video, ripreso a sua insaputa da due reporter durante un pranzo in ristorante. Pare che Ranucci e i due freelance non si fossero mai incontrati prima e il filmato pubblicato da il Riformista dura poco più di 3 minuti. Ora, dopo che il caso è esploso sulla stampa, la Procura contabile ha aperto un fascicolo.

La notizia arriva a poche di distanza dalle dichiarazioni dell'avvocato Luca Tirapelle, legale difensore di Sigfrido Ranucci: "Le fatturazioni fittizie da parte di Ranucci non sono state mai fatte, né vere né finte. Ranucci, in quell'incontro al ristorante con chi lo ha filmato a sua insaputa, ha bluffato per verificare la esistenza o meno del video hard con il quale Tosi poteva essere eventualmente ricattato".

L'avvocato ha poi aggiunto: "Ranucci ha bluffato anche quando ha assicurato agli interlocutori di avere entrature nei Ros e persino nei servizi segreti. E la stessa sentenza del dicembre 2019, che ha definito la vicenda, ha escluso attività di dossieraggio o di compravendita di materiale di inchiesta da parte dalla Rai, evidenziando come Ranucci abbia millantato la possibilità di fare fatture fittizie o di chiedere l'intervento di un suo amico dei Ros solo allo scopo di raccogliere prove necessarie all'inchiesta".

Intanto, il Copasir ha fatto sapere che il caso dei messaggi scambiati tra Sigfrido Ranucci e il deputato Andrea Ruggieri è all'ordine del giorno per oggi alle ore 13. "Il Comitato ha accolto la richiesta dell'on. Andrea Ruggieri di essere audito", ha dichiarato il senatore Adolfo Urso, presidente del Copasir. Nei giorni scorsi, Andrea Ruggieri aveva fatto sapere in sede di Vigilanza Rai di aver ricevuto alcuni sms da parte del conduttore di Report, messaggi che, a suo dire, contenevano anche "minacce e allusioni sul possesso di dossier".

Il caso Report ha smosso molte acque in Rai. Il senatore Alberto Barachini, presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai, al termine dell'Ufficio di presidenza della Bicamerale, ha inviato una lettera a presidente e amministratore delegato della Rai sul caso Report chiedendo che la bicamerale venga informata passo dopo passo sulle verifiche in corso. Alberto Barachini scrive: "Alcuni video apparsi sul sito di un quotidiano d'informazione hanno messo in evidenza presunte modalità con cui la stessa trasmissione Report ed il suo conduttore acquisirebbero il materiale da utilizzare nella realizzazione dei servizi d'inchiesta".

Quindi, aggiunge: "Si fa tra l'altro riferimento all'invio di materiale anonimo e a forme di fatturazione quanto meno discutibili le quali, se davvero verificatesi, potrebbero configurare un danno erariale oltre ad un danno alla stessa immagine e credibilità dell'Azienda".

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