Coronavirus

"Ricalcolate l'Rt in Lombardia" Ecco le mail della zona rossa

La Lombardia ha chiesto il ricalcolo dei dati. Fontana sicuro: "Dalla Regione nessuno errore". Continua lo scontro con Roma

"Ricalcolate l'Rt in Lombardia" Ecco le mail della zona rossa

Un fitto scambio di mail ha accompagnato il caso Lombardia zona rossa (per sbaglio). Diversi messaggi sono stati scambiati dalla Regione con l'Istituto Superiore di Sanità per calcolare l'Rt che ha poi determinato l'ingresso della Lombardia nella fascia rossa per una settimana. L'Iss, come riferito a Repubblica, ha "segnalato dall’inizio dell’epidemia nell’ultimo periodo, una grande quantità di casi, significativamente maggiore di quella osservata in altre regioni, con una data di inizio sintomi a cui non ha associato uno stato clinico e che pertanto si è continuato a considerare inizialmente sintomatici. Questa anomalia è stata segnalata più volte dall’Iss alla Regione".

Lo scambio di mail

Ed è su questo ultimo passaggio che di fatto è scattato lo scambio di comunicazioni tra Regione e Iss. Il primo passo viene fatto il 7 gennaio. L'Iss sostiene di aver inviato una lettera ai tecnici della Lombardia per una verifica sui dati segnalando che l'Rt regionale era arrivato all'1,4. Da Milano non sarebbe arrivata risposta, secondo quanto riferito dal presidente dell'Iss, Brusaferro: "Non c’è stata alcuna contestazione in quei giorni — ha spiegato Brusaferro — Nel monitoraggio di venerdì 15 è passato tutto senza problema". Poi è scattata la zona rossa con la firma dell'ordinanza da parte del ministro Speranza. L'assessorato alla Salute a questo punto informa l'Iss che qualcosa non va e invita ad un ricalcolo.

Ed è qui che scatta la mail da parte del Pirellone del 19 mostrata dal tg3 in esclusiva: "Con la presente, a seguito delle odierne interlocuzioni, si richiede che venga eseguito un calcolo dell’indice RTSintomi recependo le modifiche definite a livello tecnico relative al conteggio dei pazienti guariti e deceduti". A questo punto si arriva al 22 gennaio giorno in cui il capo del dipartimento del Welfare Marco Trivelli invia una mail all’Istituto e al ministero poco prima della Cabina di regia per il monitoraggio dell'epidemia. Anche in questa occasione viene chiesto un ricalcolo dei parametri: "Gentilissimi, tenuto conto dell’integrazione del flusso dei dati trasmesso mercoledì 20 rispetto a mercoledì 13, effettuata a seguito del confronto tecnico tra Iss e assessorato al Welfare relativa alla riqualificazione del campo stato clinico (...) si chiede la rivalutazione dell’indice Rt nella settimana trentacinquesima. Ora per allora". Grazie a questa mail è poi arrivato il ricalcolo e l'ok da parte del Ministero per far entrare già da domenica 24 gennaio la Lombardia in zona arancione.


Fontana: "Nessun errore da parte nostra"

Il governatore Fontana è sicuro: da Milano nessun errore. "Noi non abbiamo commesso errori, siamo stati noi a segnalare tutto. Siamo stai noi a fare ricorso al Tar per la classificazione sbagliata, siamo stati noi a dire che l'algoritmo aveva dei problemi. La polemica mi lascia indifferente, noi ci fidiamo di cosa decidono i giudici. Probabilmente non è colpa di nessuno. Lasciamo che la magistratura accetti i fatti e le eventuali responsabilità. Noi abbiamo sempre mandato i dati in maniera corretta e trasparente", ha affermato.

Infine ha aggiunto: "Nessun altro a Roma, al ministero della Salute o all'Iss, ha evidenziato che tutti gli altri dati relativi alla Lombardia andavano in una direzione mentre l'Rt in senso opposto. Siamo stati noi che abbiamo chiesto che venissero affrontati tutti i problemi legati a questo benedetto algoritmo".

Tesi questa confermata da Brusaferro: "È stata la Lombardia a chiedere il ricalcolo".

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