Coronavirus

Ricciardi: "Non è finito niente, siamo ancora nel pieno dell'epidemia"

Il membro del Comitato tecnico-scientifico avverte: "Riaprire ora sarebbe un disastro, dobbiamo ancora avere pazienza. I casi continuano ad aumentare"

Ricciardi: "Non è finito niente, siamo ancora nel pieno dell'epidemia"

La quarantena nazionale probabilmente durerà fino al 3 maggio: questa l'intenzione esplicitata del presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso della videoconferenza tenutasi nella giornata di ieri, giovedì 9 aprile, a cui hanno partecipato sindacati, imprese, Riccardo Fraccaro (sottosegretario alla presidenza del Consiglio) Roberto Gualtieri, Roberto Speranza e Nunzia Catalfo (rispettivamente ministro dell'Economia, della Salute e del Lavoro). Una decisione ritenuta inevitabile poiché c'è il serio rischio di una seconda ondata di contagi: l'Italia non può correre questo pericolo in quanto renderebbe completamente vani tutti gli sforzi messi in atto fino ad ora. Sulla stessa linea Walter Ricciardi dell'Organizzazione mondiale della Sanità: "Riaprire ora sarebbe un disastro. Bisogna dire bene la verità agli italiani. Non è ancora finito niente, dobbiamo avere pazienza".

La posizione del membro del Comitato tecnico-scientifico è categorica: anche se il trend del numero dei positivi sta lievemente e lentamente scendendo, è troppo presto per riaprire il Paese e far tornare i cittadini alla normalità. "I numeri ci dicono che siamo ancora nel pieno di un'epidemia nella quale i casi salgono", ha avvertito. Semmai c'è una diminuzione dell'aumento, ma per essere più tranquilli "dobbiamo aspettare la discesa decisa della curva".

Guardia alta

Il consigliere personale del ministro della Salute ha sottolineato che abbassare la guardia in questo momento potrebbe significare dare vita a una nuova ondata "che come in tutte le pandemie è più violenta". Probabilmente la prossima settimana si assisterà alla riapertura di alcune attività: si parla di librerie, cartolerie, pasticcerie, imprese di supporto alla filiera alimentare e farmaceutica, aziende meccaniche e negozi che vendono prodotti per il tempo libero o forniture per gli uffici. Ma alla base resta sempre il divieto di qualsiasi forma di assembramento.

Anche perché Ricciardi ripete da settimane che la vera arma mediante cui sconfiggere il Coronavirus è il distanziamento sociale, oltre alle buone norme di igiene personale. Ma l'utilizzo delle mascherine mette al sicuro tutti? Il rappresentante italiano dell'Oms, nell'intervista rilasciata a La Repubblica, ha sottolineato che la formazione di gruppi risulta comunque molto pericolosa in quanto "si abbassa la distanza di sicurezza". E tali assembramenti nei giorni di festa possono essere più frequenti e i rischi sono maggiori, "ma qualunque momento di vicinanza, anche nei giorni feriali, può far diffondere il virus".

Perciò in tutto il mese non ci saranno molte riaperture, salvo alcune attività "considerate in un certo senso di emergenza".

Commenti